Vi posto un estratto. Ferrante ha stile: «La democrazia mobile posta a servizio dei baroni rombanti, tramutata in oclocrazia delle gomme e della plastica inconsistente dei paraurti. È quel che sarebbe voluto essere e non è mai stato. Una progettazione (anche se breve) finalmente razionale, in una città che, la ragione, l’ha avuta seppellita sono mucchi informi di appalti lascivi, inconsistenti urbanizzazioni».
I ciclisti italiani continuano tenacemente a denunciare irregolarità, mancato rispetto delle leggi e arretratezza nelle decisioni politiche riguardanti la bicicletta in città.
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