martedì 17 marzo 2009

Roma in guerra

Ovviamente, i titoloni sono per le vigilesse che salgono sulla pedana di Piazza Venezia (Il Messaggero oggi vi dedica due pagine, pp. 29 e 30) e, in seconda battuta, si parla delle multe ai tassisti di Ciampino. Ma la notizia principale è un’altra. Sapete che Roma è andata in guerra, e che l’anno scorso ci sono stati 250 morti e quasi ventimila feriti. E la guerra continua. Non lo sapevate? L’Associazione romana dei vigili urbani (Arvi) ha diffuso i dati dei morti e feriti nelle strade di Roma nel 2008. Sono morte 144 persone (più un centinaio su moto e motorini), i feriti sono stati 19 mila. Un bell’articolo di Eraldo Affinati sul Corriere della sera di oggi, Cronaca di Roma, p. 1, mette il dito nella piaga: «Tutti vogliono arrivare primi. Muoiono i piloti spericolati, insieme ai passanti in attesa dell’autobus; si sfracellano a terra i centauri durante manovre azzardate, ma rischia anche chi attraversa la strada sulle strisce, con le cautele necessarie [...]. Si sorpassa a destra, ci si infila dappertutto, si bruciano i tempi ai semafori, si parcheggia ovunque [...] Le consolari periferiche sono tappezzate dei ricordi fioriti delle giovani vittime: ma questo non aumenta affatto la prudenza».
Il vero problema sono i controlli e le modalità operative dei vigili urbani. La faccenda della pistola ai vigili è una buffonata, di fronte a tutti questi morti e feriti da imprudenza. I vigili stazionano perlopiù ai semafori e azionano i pulsanti nelle ore di punta. Ci vorrebbero invece vigili a piedi e in bicicletta, molto seri, con autovelox, blocchetto delle contravvenzioni e occhi aperti. Come mai ogni giorno vedo quindici persone che parlano al cellulare, svoltano a fatica con una mano continuando a parlare. Come mai, quando vado in auto, mi accanisco a rispettare i limiti di velocità, fregandomene di chi abbaglia e abbaia, e nessuno fa una multa?
Io i vigili urbani li rispetto e li ammiro. Sono loro e siamo noi ciclisti a respirare più smog e a renderci conto del comportamento scriteriato di molti automobilisti, della follia del traffico quotidiano che ti porta via le ore di tempo e la gente dà in escandescenze, suona il clacson, accelera irrazionalmente fino alla fila successiva.
Mauro Cordova, presidente dell’Arvu, ha spiegato quali sono i problemi ricorrenti: «Non si vede più un vigile in strada, a controllare il traffico ormai ci vanno solo i precari e pochi altri. Il resto dei colleghi resta dietro la scrivania per sbrigare faccende burocratiche. Stimiamo che su 6300 vigili, in media solo 1500 vadano in strada su 4 turni, quindi non più di 400 vigili per volta, visto che di notte sono molti meno.
Gabriele Di Bella, vigile e sindacalista, ha detto: «Spesso gli autovelox giacciono per mesi negli armadi dei comandi» (Corriere della Sera, Cronaca di Roma, 17 marzo 2009, p. 3).
Avete capito?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

su quello che dice Di Bella, visto il personaggio, preferisco tacere...
e comunque non è un caso se i vigili a Roma sono conosciuti come "cornettari"...

frank ha detto...

La descrizione del delirio da traffico è valida per molte altre città. Solo sabato, seguendo una strada nella zona di pavia sono rimasto impressionato dall'incredibile serie di fiori deposti ai margini, attaccati ai guard rail o ai pali. e la strada era assolutamente dritta e praticamente in piano. nonostante ciò nessuno rallenta, anzi sembrano voler correre ancora di più. nonostante ciò molti li vedi tenere il volante con una sola mano, perchè con l'altra tengono il cellulare all'orecchio (ma perchè dopo un incidente, oltre all'alcool nel sangue non si vanno a verificare anche i tabulati telefonici?). a milano forse si vedono più vigili (la loro precarizzazione era iniziata già diversi anni fa): girano in auto nei parchi del centro, fanno colazioni in piazza duomo (è chiusa al traffico!!) spesso li trovi all'incrocio successivo a quello incasinato...

Bikediablo ha detto...

Domenica pomeriggio ascoltavo la radio e ad un certo punto hanno segnalato traffico su via dell'Amba Aradam.
Sono rimasto di stucco, pure la domenica ?

Eppure sembra che da qualche domenica a questa parte stia aumentando il traffico automobilistico dentro Roma.

Io giro spesso la domenica mattina per il centro e devo dire che ci sono tante, troppe macchine in giro.
Poi si lamentano del mancato turismo ma provassero ad andare su via di San Gregorio la domenica e sentire che concerto (e che arietta fina) con le auto che corrono.

BICICAPITALE ha detto...

proprio cosi'...una guerra, che si combatte quotidianamente per le strade della capitale che miete vittime, una guerra senza soluzioni.. ma la cosa che piu' mi fa incazz.....e' che il tutto viene relegato alla fatalita'!!!!

ha detto...

Caro Frank, di fiori siamo pieni anche qua, non solo sulle strade grandi dove si va impunemente a 80 all'ora, ma anche in quelle secondarie. Vorrei fare un reportage in tal senso, perché un'assurda Spoon River a cui nessuno mette fine. Invece si sparano cazzate sulla sicurezza e la gente vive sempre più davanti alla tv.

Caro Bikediablo, anch'io ho notato il delirio domenicale, pecialmente all'ora di pranzo la gente ha una fretta dannata. Non riesce a stare senza frenesia neanche per andare a mangiare dalla suocera o dal cognato. Anche se poi si romperà i maroni per tutto il pomeriggio. Cani ammaestrati

ha detto...

Caro Bikecity, sì, fatalità e imprudenza; comunque nulla di riconducibile alle istituzioni pagate da noi cittadini per sorvegliare le strade.