Leggo il supplemento automobili di Panorama, febbraio 2009. Illuminante lettura, un po' masochistica, ma poi piluccando anche qui si trovano cose molto interessanti. In copertina, a lettere cubitali: “Il futuro che stiamo aspettando. L'auto di domani costerà la metà”. Mia interpretazione: non sapranno più come venderle e te le tireranno appresso. Loro intenzione: diversa, sicuramente. Comunque propongono, sempre in copertina, una Fiat a 6000 euro. Sfogliando le pagine arriviamo alla Jeep Commander, un Suv che vuol far presa su persone insicure e frustrate, con un nome talmente chiaro che non c'è bisogno di spiegarlo. “Io comando”, sembra dire l'imbecille al volante, mentre a fatica cerca di farsi largo nelle strade cittadine, dando gas verso il semaforo rosso e l'ennesima coda, che non sono eventi inattesi, ma sono ben piazzati dinanzi a lui. Ma lasciamo stare queste osservazioni, peraltro verificabili da tutti coloro che vivono in città. La didascalia della guida in allegato al settimanale della Mondadori è molto più esplicita e spero possa far desistere le poche persone ancora intenzionate ad acquistare un Suv: “Non sta avendo un grosso successo, quindi attenzione alla svalutazione”. Ah, benedetta svalutazione che restituisci alle cose il loro giusto valore... Il prezzo, a seconda dei modelli, oscilla fra i 43391 e i 67021 euro. Siccome con la crisi stanno aumentando i poveri, e anche coloro che non se la passano troppo bene pur non arrivando a essere poveri, ma stanno aumentando, in misura minore, anche i ricchi, è evidente che questo genere di prodotto attiri le fantasie di psicopatici intenzionati a far colpo. Passiamo al prodotto dell'industria automobilistica che più di ogni altro rappresenta l'abominio: l'Hummer. Concepito inizialmente per le forze armate statunitensi, ne riflette tutta l'imponenza, la scarsa diplomazia e il quoziente intellettivo. Sul modello H2, il redattore del supplemento di Panorama si mette una mano sulla coscienza: “Sovradimensionata, va contro ogni principio economico ed ecologico”. Anche chi, per motivi di opportunità, strizza l'occhio all'industria dell'auto non può essere reticente di fronte a questo monumento alla stupidità umana. Nel caso limite, quindi, emerge la verità, peraltro valida per tutti i Suv. Il veicolo in vendita pesa poco meno di 3 tonnellate, ha un motore di 6162 cc., tocca i 160 Km/h, è un Euro 4 (il che la dice lunga su queste assurde classificazioni “ecologiche”), costa fra i 72 mila e i 76 mila euro. Di bollo si pagano soltanto 1004,91 euro all'anno: una vera ingiustizia sociale. Inutile dire che il crash test per il frontale, il pedone e il bambino non è stato effettuato. Non è difficile immaginare che quello per il pedone equivarrebbe all'azione di un tritacarne da tre tonnellate.
Ricordo, ancora una volta, i motivi per cui il legislatore europeo dovrebbe impedire la vendita dei Suv nei Paesi dell'Unione Europea. Sono troppo potenti rispetto al loro peso; le normali barriere stradali (marciapiedi, guard-rail, ecc.), e anche i muri delle case, sono inadatti a limitare i danni in caso di perdita di controllo del mezzo; non possono essere rimossi in caso di divieto di sosta; i dossi e altri dissuasori di velocità non hanno effetto alcuno su queste macchine; quando sono parcheggiate, per mancanza di spazio sono frequentemente di impedimento alla circolazione (e molto spesso posizionate male a causa della loro mole, il bello è che i proprietari si lamentano pure perché non trovano posto...); sono molto, e inutilmente, inquinanti.
Mi piacerebbe vedere un giorno banditi questi inutili e stupidi mostri dalle nostre strade anche per questioni di decenza civile. La riprovazione sociale nei confronti di chi acquista questi mezzi dovrebbe essere molto più forte e urgente. Quando vedo passare una di queste cose provo schifo e repulsione, e lo manifesto (pacificamente) come se vedessi un pezzo di merda da tre tonnellate camminarmi a fianco.
Mi piacerebbe vedere un giorno uno di questi mezzi tutto arrugginito, tappezzato di licheni e con uno spruzzo di acqua sul tetto, a mo' di fontana, in un parco pubblico, bersaglio delle pallonate di futuri campioni.
3 commenti:
purtroppo a tutt'oggi SUV è una definizione solamente commerciale. nessuna classificazione legale è in grado di definirlo in modo univoco (potenza?cilindrata? volumetria?) e nemmeno la destinazione d'uso (alla fine è un'auto un po grossa con qualche adattamento per fuoristrada, ossia una schifezza). a brunate (como) il comune per vietarne l'ingresso nel centro abitato ha dovuto fare i salti mortali per non penalizzare altre categorie di veicoli a motore.
Anche perché adesso ci sono i mini-suv e altre diavolerie, nello sforzo di combinare moda per il bestione e consumi inferiori. Comunque potenza e peso potrebbero offrire ampio spazio di manovra ai legislatori europei, italiani e degli enti locali per vietarne la circolazione nelle città e nei piccoli centri.
Secondo me la classificazione SUV riguarda le seguenti caratteristiche:
- Ruote sovradimensionate, che consentono di arrampicarsi sui marciapiedi;
- Larghezza superiore ad una normale utilitaria, cio' causa l'occupazione di un posto e mezzo quando si parcheggia a spina e la sporgenza del profilo anche sul marciapiedi quando parcheggiata a raso.
- la sportgenza esageratamente ampia dei paraurti;
- la struttura "troppo" solida che anche alle basse velocita' comporta problemi in frenata e danni maggiori rispetto ad altri modelli.
Quello che mi infastidisce è lo spazio occupato da questi mezzi a paragone di quello effettivo interno.
Posso capire che uno abbia bisogno di un'auto spaziosa internamente ma che questo debba significare impegnare 1 posto auto e mezzo è stupido. Questo problema comincia ad emergere anche nei parcheggi privati...
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