ROMA (Reuters) - Un gruppo di senatori si appresta a presentare un disegno di legge per la tutela dei ciclisti che prevede anche il conferimento del 2% del budget delle società di gestione stradale a autostradale per la creazione di piste ciclabili.
Il ddl, di cui Reuters ha potuto leggere una copia, è ispirato a una campagna lanciata nelle settimana scorse dal quotidiano britannico Times, "Cities fit for cycling", per migliorare la sicurezza di chi si muove sulle due ruote.In 10 anni, scrive il Times, sono rimasti uccisi sulle strade britanniche 1.257 ciclisti. In Italia, secondo quanto indicato dal ddl, nello stesso periodo i morti sono stati il doppio: 2.556.
I senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta hanno deciso di sostenere un'iniziativa analoga a quella britannica lanciata in Italia con il nome "Salvaciclisti", che in pochi giorni conta già oltre 20mila adesioni.
Secondo Ferrante, sono già una sessantina i senatori firmatari della proposta.
Il disegno di legge - che vuole tutelare "chi utilizza la mobilità ciclistica" e "incentivare e sviluppare l'uso della mobilità ciclistica" - prevede alcune misure a carico dei tir, che sarebbero costretti ad dotarsi di sensori e allarmi sonori per segnalare le svolte, oltre a specchi supplementari e barre di sicurezza.
Negli incroci pericolosi andrebbero poi installati semafori preferenziali per i ciclisti.
L'articolo 5 prevede invece la realizzazione di piste ciclabili attraverso fondi destinati ai comuni dalle società che gestiscono strade e autostrade - come Gruppo Autostrade e Anas - in misura del "2% del proprio budget".
Il ddl prescrive anche limiti di velocità a 30 l'ora per i veicoli a motore nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili e la creazione di uno speciale commissario di governo per la mobilità ciclistica.
(Massimiliano Di Giorgio)
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