Questo sistema è particolarmente indicato per bici leggere, da corsa o mtb con ruote sottili, da città, e per viaggi rapidi in cui siamo accompagnati da un bagaglio minimo, contenuto in uno zainetto. È caldamente consigliato lo sgancio rapido per entrambe le ruote. Il metodo funziona meglio con le bici che hanno la forcella filettata. Occorre solo la chiave a brugola per svitare il manubrio, ma è meglio portarsi appresso un multitool di buona qualità (non quelle ciofeghe di ferro che spanano e si spanano). Ovviamente, oltre a questo attrezzo porteremo con noi almeno una camera d’aria d’emergenza e la pompa.
Per impacchettare la bici occorrono un paio di sacchetti grandi di nylon grigio, quelli comunemente usati per la spazzatura, un rotolo di nastro adesivo spesso
Svitate la brugola che tiene il manubrio alla forcella e legatelo al telaio con una delle cordicelle.
Smontate entrambe le ruote, che appoggerete ai pedali sui due lati opposti del telaio e assicurerete con le cordicelle al telaio. In questo modo, l’ingombro è minimo.
Mettete i pezzi di cartone sulle corone e sui pignoni, fissandoli con un po’ di nastro. Impacchettate il tutto, senza esagerare con il nastro, altrimenti quando arriverete, dovreste strappare i sacchetti e non potreste riciclarli per il ritorno. Il sacchetto funziona anche da rudimentale antipiogga durante il transito. La bici smontata non è una bici al seguito; pertanto, non si deve pagare alcun costo aggiuntivo. L’unico problema è costituito dall’ingombro. Su questo, dovete informarvi presso le Ferrovie dello Stato e le altre compagnie di trasporto.
2 commenti:
Posta un commento