mercoledì 12 marzo 2008

Elezioni: impressioni di marzo

A me PD e PdL sembrano la sigla di due bestemmie, una un po’ più ornata dell’altra, ma in sostanza la stessa. Tanto per non cambiare argomento e per essere un po’ più felpati, la CEI ha affermato: in queste elezioni “la Chiesa non si schiera”. È vero, infatti è ovunque, che bisogno c’è di schierarsi? I vescovi hanno poi invitato a votare chi rispetta vita e famiglia, tanto per non restare in disparte neanche un nanosecondo. Ciarrapico si è dichiarato fascista, poi ha rettificato: come se fosse l’unico. Allora io faccio la stessa cosa: non mi schiero e mi dichiaro trotzkista e taoista, ma poi ritratto e dico che non ho mai detto una cosa del genere e, per sicurezza, che sono stato frainteso; ossia che è stato frainteso il mio silenzio. Siamo in pieno balletto di slogan e manifesti elettorali. Strati di carta vengono rimossi ogni due giorni dagli appositi spazi di affissione, per lasciare il posto ad analoghi croste. Gli unici che ci guadagnano sono le tipografie e gli attacchini. Neanche Mimmo Rotella avrebbe saputo che farsene: per le sue opere cercava cose più intriganti. Tutti gli slogan fanno scattare battute esilaranti.

Vogliamo dire che l’ingrediente fondamentale di questa campagna elettorale è la finzione? Tutti vogliono abbassare le tasse, migliorare la sicurezza. Nessuno parla di limitare la circolazione ai veicoli, di abbassare i limiti di velocità a 30 Km/h nelle strade urbane secondarie, di abolire o tassare pesantemente i Suv nelle città italiane, di condannare penalmente chi guida parlando al telefono. Tutti questi sono argomento poco popolari, troppo periferici, ma che a me stanno molto a cuore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono più che d'accordo con te: PD e PDL sono due varianti dello stessa cosa informe che non è più un partito ma una macchina per accappararsi voti.
Ed è sicuramente vero che c'è molta finzione. Il problema è che non è facile far emergere le proposte concrete ed eque.
Di automobili e SUV ce ne sono sicuramente troppe ma il problema è anche dare delle alternative percorribili. Per esempio permettendo a chi la bici non può prenderla, di prendere facilmente i mezzi pubblici. Ma tu ci hai fatto caso che a Battistini praticamente non esiste un parcheggio di scambio?

ha detto...

È vero, e vogliamo parlare della velocità media delle auto nella stessa via Battistini?