Il 27 marzo 2010 sul Tempo, a pag, 50, nella Cronaca di Roma, è apparso un articolo di Alessandra Zavatta dedicato al bike-sharing alla romana (noleggio a mezzo euro ogni mezz'ora).
Sarà vero o farà la fine della riforma dei regolamenti condominiali di cui non s'è saputo più nulla?
Si annuncia la costruzione di 45 nuovi stalli per il noleggio delle bici. Uno è già stato inaugurato a Ostia, in Piazza An[c]o Marzio. Attorno al Vaticano, a Borgo Pio e a Prati verranno realizzati 21 stalli. Altri su via dei Fori Imperiali, la via dove le auto vanno impunemente a 100 Km/h e dove muoiono i ciclisti. L'ultimo è un fotografo giapponese di 39 anni, morto il 30 marzo. ne ha dato notizia il Coordinamento "Di traffico si muore". I morti per strada li fanno sparire in fretta, avete notato? poi però i parenti portano i fiori e gli amici le sciarpe. I pali di Roma sono pieni di fiori. La guerra continua. Chiusa la parentesi.
Altri stalli sono previsti a piazza del Colosseo, mercati di Traiano, San Giovanni in Laterano; su viale Trastevere ci saranno (forse) 80 bici per 8 postazioni.
Il ministero dell'Ambiente ha reso possibile questo progetto, stanziando 800 mila euro, dice Il Tempo.
Ora, mi chiedo, in che modo il Comune pensa di tutelare l'incolumità dei ciclisti, che sono ciclisti saltuari, turisti, ragazzi in gita, ecc.?
Prevede qualche misura di controllo aggiuntiva, limiti di velocità, dossi, autovelox? Oppure ognuno per sé?
Come è possibile soltanto ipotizzare nel terzo millennio di mettere delle bici su via dei Fori Imperiali, viale Trastevere, San Giovanni in Laterano e affittarle a persone mediamente poco esperte, senza porsi in alcun modo il problema di come circoleranno queste bici?
2 commenti:
hem, conosco pochissimo roma e per niente ostia, ma la piazza "ano" marzio mi fa un brutto effetto
Ho corretto, grazie. Era 'Anco'.
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