«Nel maggio 1940 l'esercito tedesco, penetrato in Olanda e in Belgio, avanzava verso Parigi senza incontrare resistenza. Il 14 giugno raggiungeva la città. Da giorni e giorni gli abitanti abbandonavano in massa la capitale, in treno, in automobile, su carri e altri mezzi di fortuna. […] Partii anch'io in bicicletta, quella sera stessa. Per un paio di giorni riuscii di stretta misura a sopravanzare le truppe tedesche. Fui il bersaglio, per fortuna mancato, dei mitragliamenti aerei, una volta mentre ero in bicicletta, un'altra su un vagone merci. Il viaggio da Parigi verso la Francia meridionale mi portò a Limoges, Bodeaux, Tolosa».
Salvador E. Luria, Storia di geni e di me, Boringhieri, Torino, 1984, pp. 36-37.
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