«Oltre un secolo fa, i primi ciclisti esaltavano la bicicletta nei confronti dell'automobile per l'assenza di rumore. Tra l fine del Novecento e l'inizio del Terzo Millennio l'introduzione di uno strumento come l'auricolare, utilizzato per comunicare con i direttori sportivi durante le gare, rende insensibile l'orecchio dell'atleta al paesaggio sonoro che lo circonda. Così, per esempio, Gianni Mura,, uno dei più noti giornalisti sportivi, riferendosi ai ciclisti del Tour scrive: "Forse li ispirerebbe solo una giornata tiepida e senza vento, con gli usignoli che cantano, ma tanto loro non li sentono, sentono solo l'auricolare"».
Stefano Pivato, Il secolo del rumore. Il paesaggio sonoro nel Novecento, Il Mulino, Bologna, 2011, p. 143.
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