«Poeta si nasce e ciclista si diventa. basta un poco di attenzione, di pazienza e di buona volontà; nessuna speciale ttitudine è richiesta ed è necessaria. Gli antichi dicevano a dispregio di un uomo:"neque litteras didicit nec natare": - è analfabeta ed ignora l'arte del nuoto. Può essere che un giorno o l'altro si giudichi infelice e degno della universale commiserazione chi non sappia leggere né scrivere né valersi della bicicletta. la parafrasi sarà ultramoderna ma geniale».
Umberto Grioni, Il ciclista, Hoepli, Milano, 1910, p. 51.
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