Il Mattino di ieri ha dedicato una pagina intera (p. 41) al progetto di piste ciclabili a Napoli. Per 20 Km di ciclabile da San Giovanni Teduccio a Bagnoli, divisa in tre spezzoni, si spenderà 1.154 mila euro. Può essere una buona idea per avviare il discorso della ciclabilità a Napoli (quasi peggio di Roma) se il progetto avrà una prosecuzione organica con itinerari ciclabili, percorsi a 30 Km/h, eccetera.
C'è però un altro progetto che fa venire i brividi. Si tratta del bike sharing. I brividi vengono per i costi (fondi del ministero dell'Ambiente). Per 90 biciclette, con sette stazioni, il preventivo è di 554 mila euro. Lasciate perdere, viene da dire. Oltre mezzo milione di euro per mettere in strada 90 biciclette è una spesa abnorme!
Il progetto, scrive Il Mattino, è stato curato dal gruppo ResTart per conto di Napolipark ed è ora in attesa del via libera.
Spero che non venga dato il via libera, ovviamente.
Sarebbe meglio concentrarsi sui percorsi condivisi degli utenti deboli. Le esperienze - successi e fallimenti - condotte in diverse città europee attestano che il bike sharing o si fa con un numero significativo di mezzi oppure sono soldi buttati, utili solo per conferire qualche appalto. Il numero significativo di mezzi è molto, ma molto più alto di 90 unità. I sindaci, gli assessori alla mobilità e all'ambiente, ecc. dovrebbero prima studiarsi le esperienze già in atto e trarre le loro conclusioni.
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