venerdì 25 luglio 2008

Requiem per un velodromo

Ore 17.45 del 24 luglio 2008: 50 Kg di tritolo mandano in fumo il Velodromo Olimpico di Roma, situato in viale dell'Oceano Pacifico all'Eur. Al suo posto dovrebbe sorgere un centro "wellness". Noi sicuramente ne parleremo malissimo, perché il velodromo era già molto wellness, ma ci si speculava poco. Quando andavi al velodromo - mi hanno raccontato i vecchi ciclisti - bastava esibire la tessera della Federazione Ciclistica Italiana, ti sceglievi la bici da pista della tua misura e ti facevi un po' di giri. C'erano meccanici e personale per uno sport sano. Qui avevano vinto Gaiardoni, Bianchetto, Beghetto, qui fui stabilito il record inviolato di Francesco Del Zio, più di due ore in surpalce.
Anche qui nascerà una nuova struttura, forse un centro benessere, l'ennesima vagonata di cemento in nome dei posti di lavoro, motivazione perfettamente illusoria. Sul Corriere della Sera odierno, ricorda il consigliere regionale Antonio Zanon (Pd): «L'accordo di programma prevede il versamento di un milione di euro da parte di Eur Spa, nelle casse del Comune di Roma. La somma servirà per la costruzione della nuova "Casa del Ciclismo"».

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