venerdì 13 giugno 2008

Lo scureggione

Una fiction non molto improbabile, dedicata a colui che ieri, vicino a Ponte Milvio, mi ha tagliato la strada con lo scooterone tenendo il cellulare in una mano e il manubrio con l’altra. Sperando anche che abbia ascoltato le mie benedizioni. E che gli si sia fuso il motore.


Il barile di petrolio sfiora i 160 dollari. Piergiorgio Maria lavora per l’immobiliare “Sottoscala luminosissimo”. Sui trentacinque anni, stivaletto ortopedico nero, abbronzatura pronunciata tendente al rossiccio, completo grigio, cravattone, basettone, collettone e, va da sé, scooterone. Fino a giugno inoltrato, Piergiorgio Maria gira con la copertina del Tucano sulle gambe (perché la mattina fa freddo) e un piumino gilet di colore nero. Quando il giovane mette il sedere sul suo scoooooterone 800 cc., egli immagina forse di condurre un attacco dall’elicottero in Apocalypse Now o di lanciarsi nelle praterie sconfinate degli Apache alla guida di un destriero incontrollabile. Fatto sta, che dalla periferia di Roma, quando piomba sull’ufficio della “Sottoscala luminosissimo”, Piergiorgio Maria viaggia perennemente sui 70, con punte di 80-90 Km/h.

Il barile arriva a 180 dollari. Scarta, piega, taglia la strada, sorpassa auto che stanno sorpassando, quest’uomo crede di possedere un’abilità di guida straordinaria. Ma il guerriero Piergiorgio Maria, lo avrete intuito, è soltanto uno stronzo. Lo scureggione è comodo, il traffico è impossibile. Quando Piergiorgio Maria deve spostarsi per la Capitale nel tentativo di vendere pollai ammuffiti come “rustici” o seminterrati triangolari dove i cani pisciano sulle finestre, il mezzo preferito è lo scureggione.

Il petrolio è a 200 dollari. Pesante, largo, costoso e inquinante, lo scureggione è il mezzo che ci vuole per spostarti negli appuntamenti della tua vita dinamica. Piergiorgio Maria si fa quattro conti. Di tagliare le sedute di lampada abbronzante non se ne parla; l’aperitivo a 10 euro è un modo di socializzare; al cinema già ci va poco; la benzina per lo scooter è sacra; i week-end con Federica si possono ridimensionare. È deciso: si taglia la palestra. «Casomai andrò a correre», finge di promettere a sé stesso mentre scongela al volo un “quattro stronzate nel piatto”.

Il barile di petrolio oggi ha toccato i 250 dollari e Piergiorgio Maria fa fatica a vendere il suo scooterone; nessuno lo vuole, i prezzi dell’usato si sono drasticamente ridotti. Finisce per svenderlo. Per la prima volta in vita sua, Piergiorgio Maria mette piede su un autobus dell’Atac. Qualche inconveniente inziale e poi via, con l’acquisto di una tessera intera rete.

Al mare ci andrà, forse, ma niente acqua-scooter. Sono stati vietati per legge: ma questo è un altro sogno.

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