giovedì 20 ottobre 2011

A Bergamo iniziative di Pedalo polis

Cortopotere, shortfilmfestival

Dal 23 al 29 ottobre - auditorium Piazza della Libertà, Bergamo


11° edizione del nostro festival di cortometraggi preferito, il programma lo trovate qui.

Per i tesserati di Pedalopolis sarà possibile avere l'ingresso ridotto a 4 € (anzichè 5 €) per le singole serate, o l'abbonamento a tutta la rassegna a 10 € (anzichè 15 €).
Segnaliamo anche che chiunque arrivi in bicicletta avrà diritto all'ingresso ridotto alla serata.
Pedalate corto!!!

La pioggia forte, la bici in città

Stamattina Roma si è svegliata sotto un violento nubifragio. Molte le cantine allagate, anche la mia. Il traffico è bloccato. Mi dicono che molte persone sono in auto sotto casa e non riescono neanche a muoversi. Altri, che viaggiavano con i mezzi pubblici, si sono inzuppati e sono stati costretti a tornare a casa a cambiarsi. Per il ciclista attrezzato nessun problema, anzi l'aria era pulita e le strade erano lavate. Gli odori della Natura hanno scacciato temporaneamente lo smog mortifero che i proprietari di mezzi a motore creano con la loro indolenza, ripagata con tante spese e lunghe soste nel traffico immobile.
Stamattina ho avuto finalmente l'occasione di collaudare il nuovo equipaggiamento da pioggia. Non sono sicuro che vada bene per l'inverno inoltrato, ma stamattina ha funzionato alla grande. Consiste in uno zaino capiente e davvero impermeabile, un paio di pantaloni impermeabili (sotto i quali indosso i pantaloncini da ciclista corti), una giacca a vento da ciclista molto leggera e un paio di scarpette, di quelle che si usano per fare il bagno al mare sugli scogli o i sassi.

La scarpetta per fare il bagno sugli scogli, utile anche al ciclista pluviale
Il principio è che le scarpe si inzuppano, tu ti inzuppi abbastanza e poi, una volta giunto a destinazione, ti cambi con i vestiti asciutti, comprese le scarpe, che hai riposto nello zaino. Ti devi lavare i piedi, basta un lavandino.
Nessun problema, quindi. La ciclabile era invasa dalle foglie e, se l'asfalto fosse drenante, sarebbe stato meglio, ma comunque è stata una bella passeggiata, facendo attenzione a qualche spina. Ho incontrato un solo ciclista e il pastore, che sulla ciclabile ci lavora.
E poi il panorama impagabile.
Tutto è temporaneo a questo mondo. Anche il lago dove i gabbiani planavano poco fa.

Ragazze e ragazzi di tutte le età, ma che cazzo aspettate a usare la bici tutti i giorni! Ribellatevi allo strapotere del mezzo a motore. Liberatevi dell'automobile, e soprattutto liberate le vostre menti dalla dipendenza dai veicoli a motore, che trasforma le persone in cani ammaestrati, annichiliti da stress e costi che ci hanno abituato a credere indispensabili, aoffocati dal traffico che uccide lentamente o di colpo.

mercoledì 19 ottobre 2011

Il suv, l'automobile dei coglioni: ulteriore conferma

Fonte: http://www.bu.edu

Succede a Boston. Due suv danneggiati, una bici distrutta e un ciclista salvo per un pelo. 

A witness identifying himself only as Jerry, saying he feared for his life, says the driver of a sport utility vehicle jumped from his car and smashed the windows of the SUV directly in front of him while both vehicles were stopped for a light at the intersection of Commonwealth Avenue and Essex Street. He says the driver of the first vehicle at the light panicked, hit the gas, and ran over a bicycle in front of him as the cyclist managed to leap to safety.  The cyclist, Stephen Lee (CAS’10), says he feels lucky to be alive. He was so frightened, he says, that he doesn’t remember jumping from his bike.  Casey Graves
(CAS’12) says the driver of the first SUV at the intersection honked repeatedly at a bicyclist, apparently hoping he would make room for an escape from the irate driver of the other vehicle. Graves says the two drivers smashed each other’s windows and threatened each other, one wielding a baseball bat and one an iron bar, until Boston Police arrived on the scene to end the altercation.

I conducenti dei suv sono stati arrestati.

Fonte: Il Tempo

«Io invalido rovinato dai black bloc». Bruciata la bici di un diabetico che la usava per andare alla Caritas Al Campidoglio 79 chiamate di cittadini che hanno subìto danni

Negli scontri di sabato i black bloc mi hanno bruciato la bicicletta che era l'unico mezzo che avevo per spostarmi. Ora come faccio? Mi hanno rovinato. Pedalare mi serviva per muovere le gambe e non sentirmi male». Gennaro Vaccaro (nella foto Gmt) ha 63 anni ed è invalido civile. Soffre di diabete scompensato, per non sentire dolori alle gambe deve tenerle in movimento. Non avere più la bicicletta per lui è una tragedia. Il signor Vaccaro era giornalista, la società editrice dove lavorava è fallita. Oggi dorme nel centro di accoglienza Madre Teresa di Calcutta in via Assisi, vicino alla stazione Tuscolana. Ogni giorno va alla mensa della Caritas di Colle Oppio. Sabato scorso era proprio lì. Aveva lasciato la bicicletta in via Merulana vicino a un supermercato. «Sono arrivato alle 13. Dopo qualche ora volevo andare a comprare i medicinali alla farmacia di fronte - racconta Vaccaro - ma non potevamo uscire dalla Caritas. Fuori c'era il finimondo. Era troppo pericoloso. Quando la sera ci hanno fatto uscire la bicicletta era stata bruciata. Gli addetti del supermercato hanno visto tutto. Mi hanno raccontato che si erano scagliati contro le auto, i motorini e anche la mia bici. Era una mountain bike nera. L'avevo comprata un anno fa da un amico pagandola 260 euro. Era l'unica cosa che avevo. Non so come fare».
Fonte: Giornale di Brescia:

Non ce l'ha fatta l'ottantenne di Chiari, caduto in bicicletta dopo essere stato urtato da un'auto.
L'incidente è avvenuto lunedì mattina in territorio di Chiari. Ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Civile di Brescia, ha cessato di vivere martedì pomeriggio.
L'incidente è accaduto intorno alle 7 di lunedì mattina, sulla strada che dal Santellone porta al centro di Chiari. L'anziano in bicicletta la stava percorrendo proprio in questa direzione quando, per cause ancora da accertare, è stato urtato dallo specchietto di un'auto. L'uomo è caduto battendo la testa e le sue condizioni sono parse subito molto gravi. (ore 17.30, martedì, 18 ottobre 2011).
Fonte: La Provincia di Varese:

TRADATE Carlo Martignoni è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Circolo di Varese. L'anziano ciclista era stato investito lunedì pomeriggio sulle strade di Tradate. Trasportato d'urgenza al nosocomio varesino, le sue condizioni sono apparse subito in tutta la loro criticità. Ieri verso la una si è spenta anche ogni residua speranza di recupero e i familiari dell'uomo hanno dato l'assenso all'espianto degli organi, che è avvenuto nelle ore successive, al termine del periodo di osservazione di legge. In serata l'uomo è stato dichiarato clinicamente morto.  Carlo aveva 71 anni, viveva con la moglie Silvana e una delle due figlie nella casa di via Segantini, a due passi dall'ospedale di Tradate. Amava la natura, la vita all'aria aperta e la caccia. Soprattutto non si separava mai dalla sua bicicletta, che gli era costata un altro incidente solo qualche mese fa, quando però le conseguenze furono meno funeste: «Nonostante avesse l'auto - raccontano i vicini di casa - usava sempre la bici, gli piaceva davvero molto».

Ciclisti

Da D-La Repubblica

Ciclisti

Divagazioni e sconfinamenti di una madre veramente (veramente) moderna di Elasti

Qualche settimana fa stavo tornando dall’ufficio, in bicicletta. C’era vento. Noi ciclisti milanesi non siamo abituati al vento. Ci fa sbandare, ci coglie di sorpresa, ci innervosisce, perché noi, ciclisti milanesi, siamo piuttosto irritabili.
È suonato il cellulare. Mi sono fermata, ho finito di imprecare contro gli agenti atmosferici ostili e ho risposto.
«Pronto, sono io. Sono in macchina, sto andando a prendere il piccolo al nido ma sono bloccato nel traffico». Era mio marito, la voce concitata. «E quindi?». «Un ciclista, a tre isolati da casa nostra. È stato ucciso. Da qui vedo la bicicletta distrutta, un lenzuolo bianco che lo copre, la polizia che ha bloccato la strada. Non ho il numero dell’asilo. Puoi chiamare tu e avvertire del mio ritardo?».
Ho scoperto, il giorno dopo, che era un giornalista, si chiamava Pier Luigi Todisco, aveva 52 anni, una moglie e due figli e stava andando a lavorare, in bicicletta, come faceva tutti i giorni. È stato travolto da un camion. È successo a Milano, vicino a casa mia, a poca distanza da una scuola elementare, da una scuola superiore e dall’asilo nido di mio figlio. In una strada di negozi, di autobus, di signore che fanno la spesa, di bambini che attraversano, di ciclisti che vanno a lavorare. In una strada senza piste ciclabili, battuta da un insolito vento, in un pomeriggio come tanti.
La civiltà di una città passa anche da qui. La vivibilità di una città dovrebbe riguardare la qualità della vita, non il diritto ad essa.
Ho avvertito l’asilo nido del ritardo. Sapevano già tutto.
Ho pensato che sarebbe potuto succedere a me, a quel ragazzo con il cane nel cestino, alla signora con il caschetto, a quella mamma con il figlio dietro, sul seggiolino.
Ho pensato che non avevo il coraggio di pedalare ancora.
Poi mi sono ricordata di avere letto da qualche parte che più ciclisti circolano più si riducono gli incidenti, mi sono ricordata che la civiltà passa anche dal non avere paura, mi sono ricordata che se ci facessimo inghiottire dai nostri fantasmi ci spegneremmo.
E sono tornata a casa, dall’ufficio, in bicicletta, in una città stranamente ventosa, ostile e triste.
 
(18 ottobre 2011)

martedì 18 ottobre 2011

Smog: in Italia 8500 morti all'anno

Ancora dal rapporto Ecosistema urbano 2011 di Legambiente e Ambiente Italia, integralmente qui.


Emergenza smog: 8.500 morti nei grandi centri urbani
L’ultimo rapporto Ispra sulla qualità dell’ambiente urbano denuncia che il 45% delle stazioni di monitoraggio di PM10 ha superato nel 2010 il valore limite giornaliero. Legambiente ha invece censito ben 47 città dove almeno una centralina ha rilevato un numero di giorni di superamento della concentrazione media oraria (50 mg/mc) superiore alle soglie di legge (35 giorni). L’analisi più allarmante sul tema è quella realizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per conto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente che ha valutato la relazione tra impatto sanitario del PM10 e dell'ozono in 13 città italiane con popolazione superiore ai 200.000 abitanti (Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia-Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania, Palermo). Lo studio Oms calcola che ogni anno almeno 8.000 persone muoiono prematuramente per gli effetti a lungo termine delle polveri sottili e altre 500 per l’esposizione ad alti livelli di ozono.

Il freno wireless, non lo userò mai

Fonte Cordis notiziario

Scienziati sviluppano freno da bicicletta senza fili

[Data: 2011-10-17]
Illustrazione di questo articolo
Gli europei supportano e guidano l'innovazione; una recente aggiunta a questa tendenza è un freno da bicicletta wireless sviluppato da scienziati informatici presso l'Università del Saarland in Germania. L'efficienza del sistema frenante è stata dimostrata su una bici da passeggio, e il team ha convalidato l'affidabilità del sistema usando i calcoli matematici impiegati anche per i sistemi di controllo degli aerei e della funzione chimica. Secondo gli scienziati, il livello di sicurezza raggiunto per questo sistema sfiora il 100%.
A differenza di una bici tradizionale, il team paragona il sistema della bici da passeggio con quello di una motocicletta stile chopper senza il blocco motore. Ciò che differenzia quest'ultimo sistema, tuttavia, è l'assenza di una leva del freno sporgente per azionare il freno anteriore. Esso inoltre non ha un cavo del freno che scende lungo il telaio. Questo freno da bici wireless è qualcosa di più di un semplice accessorio, affermano.

"Le reti wireless non sono mai un metodo a prova di guasti. Questo è un fatto che si basa su antefatti tecnologici," ha commentato il professor Holger Hermanns dell'Università del Saarland, che ha sviluppato il sistema frenante da bici wireless in collaborazione con il suo team. Ma ciò che più interessa agli scienziati è sviluppare sistemi wireless con caratteristiche di funzionamento senza interruzioni, proprio come un tradizionale freno da bicicletta.
"Nel campo del futuro servizio ferroviario europeo, ad esempio, esistono già dei piani concreti," dice il professor Hermanns. "Gli esperimenti su treni e aerei sono troppo sofisticati, e in caso di malfunzionamento potrebbero persino mettere in pericolo la vita delle persone."
Quindi i metodi matematici utilizzati dal team di Saarland dovrebbero convalidare in modo automatico il corretto funzionamento e l'interazione delle componenti.
"Il freno da bici wireless ci fornisce lo spazio di manovra necessario per ottimizzare questi metodi per il funzionamento in sistemi molto più complessi," spiega il professor Hermanns. Gli scienziati hanno perciò scelto di esaminare il prototipo di freno con algoritmi che sono solitamente usati nei sistemi di controllo per gli aerei o gli stabilimenti chimici. Il risultato? Un freno che funziona con un'affidabilità del 99,999999999997%.
"Questo significa che in un trilione di tentativi di frenata, noi abbiamo tre guasti," osserva il professor Hermanns, aggiungendo: "Non è perfetto, ma è accettabile."

Sicurezza stradale: la percezione dei cittadini

Comunicato Fondazione Luigi Guccione:

CONFERENZA STAMPA - GIOVEDI’ 27 OTTOBRE 2011 – ORE 11
Comune di Napoli – Sala della Giunta – Palazzo San Giacomo
Sicurezza stradale
La percezione dei cittadini di Milano, Roma e Napoli
Presentazione dell'Inchiesta-Sondaggio realizzata da IPR Marketing e promossa da Fondazione Luigi Guccione Onlus, Ente Morale Vittimestrada e da IICA, Istituto Internazionale per il Consumo e l'Ambiente.

LASCIATECI A PIEDI!

E’ un appello non retorico. E’ una richiesta che i cittadini rivolgono alle amministrazioni locali. Grande peso avranno, nel decennio che si è aperto, le politiche per le città. Per la mobilità in particolare.
Per questo abbiamo pensato (IICA ed FLG) di realizzare un’indagine-sondaggio nelle tre principali aree metropolitane italiane (Napoli, Milano, Roma) curato da IPR Marketing per conoscere gli “orientamenti” dei cittadini:
ZTL-isole ambientali (progressiva e graduale chiusura centro storico alle auto e velocità a 30 km/h), centralità alla pedonalità e ciclabilità, trasporto pubblico locale su viabilità dedicata, manutenzione strade (asfalti e segnaletica), interventi sulle periferie (collegamenti TPL con centro, parcheggi, biglietti e abbonamenti agevolati per residenti, studenti, disoccupati, anziani, su metro e bus), ufficio dedicato alla sicurezza stradale nelle città grandi (monitoraggio, raccolta dati, proposte, ecc.) con personale dipendente interno da valorizzare e coordinare, scuola di formazione per la sicurezza stradale, centro di assistenza alle vittime della strada.


INTERVENGONO

Luigi DE MAGISTRIS
Sindaco di Napoli

Anna DONATI
Assessore Mobilità Comune Napoli

Antonio NOTO
Direttore IPR Marketing

Maurizio COPPO
Capo Segreteria Tecnica Consulta Nazionale Sicurezza Stradale

Roberto CANESTRELLI e Giuseppe LO MASTRO
Istituto Internazionale per il Consumo e l'Ambiente 

Giuseppe GUCCIONE
Presidente Fondazione Luigi Guccione Onlus Ente Morale Vittimestrada

Pubblicità

XYZ, il copertone più usato sulle peggiori ciclabili di Roma.
Fonte: Bergamonews

BERGAMO, 17 ottobre 2011 - Sarà un'autopsia a fare chiarezza sulle cause che hanno provocato la morte di Antonio Manzoni, l'uomo investito e ucciso ieri sera a Calvenzano (Bergamo) da un veicolo pirata, mentre era in bicicletta. Nel frattempo, la caccia al conducente fuggito senza prestare soccorso prosegue sia in provincia di Bergamo che nella vicina provincia di Cremona. Il corpo ormai senza vita del 42enne è stato trovato solo questa mattina in un fossato sulla strada che porta a Vailate (Cremona), a pochi passi dall'abitazione della vittima.

Andrea Zanzotto (1921-2011)

"Da ragazzi si passava sulla riva destra del Piave mettendo la bicicletta
sulla barca e dalle rive si giocava con le sguelze" [sassi piatti da far rimbalzare sull'acqua].
*
"Quando la punizione del fascismo ha costretto mio padre in Cadore. Mi portava a dipingere paesaggi, boschi, colline. È cominciata la seduzione. Ed ho continuato a girare le campagne, in bicicletta, passeggiate con amici: un’adorazione".



Esistere psichicamente
 
Da questa artificiosa terra-carne
esili acuminati sensi
e sussulti e silenzi,
da questa bava di vicende
- soli che urtarono fili di ciglia
ariste appena sfrangiate pei colli -
da questo lungo attimo
inghiottito da nevi, inghiottito dal vento,
da tutto questo che non fu
primavera non luglio non autunno
ma solo egro spiraglio
ma solo psiche,
da tutto questo che non è nulla
ed è tutto ciò ch'io sono:
tale la verità geme a se stessa,
si vuole pomo che gonfia ed infradicia.
Chiarore acido che tessi
i bruciori d'inferno
degli atomi e il conato
torbido d'alghe e vermi,
chiarore-uovo
che nel morente muco fai parole
e amori.

a Roma 1000 morti da inquinamento all'anno

Comunicato dei Verdi:
BONELLI (VERDI), OLTRE 1.000 MORTI A ROMA PER INQUINAMENTO. SONO OMICIDI DI STATO

«Anche a Roma, oltre che nelle altre città italiane, si continua a morire di smog. Lo dimostrano i dati di oggi del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente che incrociati con quelli di Nomisma sulla capitale danno risultati sconcertanti, con la Capitale che rimane agli ultimi posti tra le grandi città. - dichiara Angelo Bonelli capogruppo regionale e presidente nazionale dei Verdi - L'inquinamento dell'aria a Roma, infatti, ha costi socio-economici altissimi: oltre 30 milioni di euro l'anno in termini di spesa sanitaria, mentre, secondo Nomisma sono oltre 1.000 i decessi correlati alla pessima qualità dell'aria ed è una situazione destinata a peggiorare, purtroppo. Da un lato c’è il Comune di Roma che continua a ignorare il Piano per il risanamento della Qualità dell'aria della Regione, mentre dall’altro c’è il taglio del 75% delle risorse per il Tpl che porteranno a un peggioramento della qualità dell’aria, con maggiore inquinamento, congestione e sottrazione di tempo ai cittadini romani incastrati costantemente nel traffico. Questi morti per inquinamento sono dei veri e propri omicidi di Stato» (Roma, 17 ottobre 2011).

lunedì 17 ottobre 2011

In Italia città immobili. Come sempre, morti, feriti, traffico e inquinamento

Comunicato Legambiente:

Città immobili nella qualità ambientale
Venezia, Bolzano e Belluno sul podio di Ecosistema Urbano

Presentata a Genova la XVIII edizione del Rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle eco-performance dei 104 capoluoghi di provincia


Città italiane in stallo per la qualità ambientale. E anche poco sicure, sì, ma per i rischi legati alla cattiva qualità dell’aria, che solo nei grandi centri causa 8.500 morti l’anno, per la congestione da traffico, che vede le città in testa per numero d’incidenti (76%) e feriti (72,6%), per le abitazioni costruite male o nel posto sbagliato, per le fabbriche a rischio d’incidente rilevante, presenti in ben 48 capoluoghi italiani. E’, ad esempio, ancora allarme smog in più della metà dei centri urbani, dove i mezzi privati la fanno da padrone mentre il trasporto pubblico perde passeggeri (a Bari, Catania e Palermo, gli abitanti salgono in media sui bus meno di 100 volte l’anno). Temi questi di cui si parla poco o non si parla affatto visto che quasi sempre la sicurezza viene declinata come paura della microcriminalità.
In una situazione d’immobilismo generale, alcuni centri fanno lievi progressi e tanto basta a farli balzare in vetta alle classifiche della qualità urbana. Succede a Nord est, a Venezia, Bolzano e Belluno e il contrario nella Sicilia che precipita in fondo alle graduatorie, sia che si parli di grandi capoluoghi come Palermo, Messina e Catania che di città medie come Siracusa e piccole come Caltanissetta.

domenica 16 ottobre 2011

sabato 22 ottobre, festa all'Ex Lavanderia, Santa Maria della Pietà, Roma

Da 7 anni la cultura, la nonviolenza, la partecipazione occupano la Ex Lavanderia
20111022compleanno 
Sono passati 7 anni. Un soffio od un'eternità, dipende dalle sensazioni del momento.
7 anni fa non sapevamo cosa sarebbe successo quando prendemmo possesso del Padiglione 31 del S.Maria della Pietà.
Sapevamo perché lo facevamo. Era un atto istintivo di difesa del bene comune di fronte alla sottrazione progressiva degli spazi pubblici conquistati con anni di impegno e di progettazione.
Il S.Maria della Pietà, con la sua storia terribile, con i suoi spazi straordinariamente belli, con il suo potenziale sociale e culturale era stato il centro dell'impegno di molti nell'immaginarne un luogo di ricostruzione comunitaria dove arte, cultura, integrazione, memoria potessero rappresentare un esempio di come gestire le risorse pubbliche  con sensatezza, capacità di immaginazione e condivisione.
Allora l'avversario principale era Storace, impegnato nel riportare disagio e malattia nell'Ex Manicomio di Roma un po' per banali interessi di potere un po' per colpire nel suo luogo più simbolico la Legge Basaglia, i suoi principi ed i suoi valori.
Poi a concludere l'opera, senza neanche alibi ideologici, ci ha pensato Marrazzo con Veltroni e con il sostegno di quella cosiddetta "sinistra radicale" che ha vestito i linguaggi dell'alternativa, dell'ecologia e della libertà risultando sempre pronta a scambiare valori, relazioni e anima con un sufficiente gruzzolo di assessorati e capistaff.
Ed allora, quando anche un pezzo dell'associazionismo non se la sentì più di opporsi ai propri "referenti", quando la ASL ci spense le luci, chiuse i cancelli e intentò processi, nessuno, noi stessi compresi, pensavamo che avremmo resistito.
Perché l'esperienza della Ex lavanderia è un piccolo miracolo di cui, a volte, anche noi ci stupiamo. Sopravvissuti all'isolamento politico come al freddo ma, soprattutto, all'aver dovuto prendere atto che la Vertenza S.Maria della Pietà era persa, persa la ragione fondativa, la radice stessa della nostra origine, di fronte alla conclamazione di ciò che soli, dicevamo, e che risultava blasfemo: sul S.Maria della Pietà così come su tante altre storie della nostra città, gli schieramenti politici avevano già siglato accordi e spartizioni mentre simulavano contrapposizioni inesistenti.
Abbiamo saputo, però, ricostruire un senso senza perdere la memoria della nostra storia. A qualcuno sarebbe piaciuto che accettassimo la soluzione più facile, quella che viene considerata prassi consolidata nei rapporti politici in questo paese: noi sostenere il massacro del S.Maria della Pietà diventando complici delle mistificazioni su immaginari campus universitari o simulazioni di falsi percorsi partecipativi e loro garantirci l'assegnazione della Ex Lavanderia con annessi finanziamenti e complimenti.
E quanto stupore abbiamo letto nei loro occhi, seguito da indignazione, al nostro rifiuto di vendere l'anima al quel loro diavolo di potere.
E invece se anche il S.Maria della Pietà è stato cannibalizzato, noi siamo ancora qui a ricordare chi, come e perché ha voluto sprecare un'enorme possibilità.
Costretti da 7 anni ad una militanza totale, ad un presidio h24, a costruire con le nostre mani e la nostra fatica ciò che altri fanno strizzando l'occhio all'assessore di turno.
Ogni tavola di legno del pavimento della sala teatrale, ogni oggetto d'arte, ogni sedia, tavolo, volantino, l'abbiamo recuperato, riciclato, acquistato grazie alla nostra fatica e ai tanti che con noi hanno condiviso questa storia, i musicisti, gli attori, i maestri dei laboratori che gratuitamente hanno messo a disposizione le proprie competenze e capacità.
Rivendichiamo, oggi, di aver costruito un esperimento di nuovo spazio pubblico che fa della risposta ai bisogni culturali, conviviali e sociali dei cittadini la propria linfa vitale.
Non che sia facile. Abbattere le abitudini culturali che spingono altrove dalla ricerca collettiva della felicità, che per troppi anni hanno confuso la relazione tra soggetti con la logica del "cliente", comprendere e far comprendere che la libertà non è consumo ma reciprocità, non è la rivoluzione "urlata" ma costruzione paziente (e faticosa) di pratiche e regole nuove, non è parlarsi tra uguali ma costringersi alla relazione con chi appare differente da sé.
Oggi la crisi tremenda di un sistema politico ed economico che ha perso l'umano può portarci tutti in un baratro senza fine oppure può risvegliare in molti la voglia di trasformare il mondo.
Noi, consapevoli dei limiti e delle parzialità di cui siamo portatori in questa partita stiamo ancora giocando e questa è la nostra vittoria.

Massimiliano Taggi



Programma della festa di Compleanno della Ex Lavanderia
 
Dalle 15, è aperta la Ciclofficina Popolare Ex Lavanderia

ore 16
, presentazione ed esperienza introduttiva dell’”Accademia Popolare del sapone”

ore 17,30
, Esibizione del Laboratorio di Danze Popolari

ore 18,
festa della Caffetteria Tatawelo, presentazione delle attività, aperitivo

ore 19,
cicloriffa, presentazione della Ciclofficina Popolare e del laboratorio di saldobrasatura

dalle 20,
Cena sociale

ore 21,
Progetto Teatro Pubblico, la compagnia Hoboteatro presenta: "Love Discount Promo Live"

ore 21,40
, presentazione del Progetto video, proiezione di: “Cesar Pope” e “il Campo internazionale alla Ex Lavanderia” di Paolo Codato

ore 22,15
, (sala grande)  concerto: Tributo a De André con “Francosband” - Jazz sperimentale con i “Mistikanza” - Canti e suoni dal Mediterraneo con i “Mediterranti”

ore 22,15
(sala teatro) Milonga de cumpleaños (Aquí se baila el Tango)  a cura del Labortango
in finale brindisi generale

Manifestazione del 15 ottobre


Per Maurizio Landini, segretario della Fiom: "Si è trattato di una minoranza, violenta e organizzata che ha impedito una grande manifestazione di popolo. Un atto inaccettabile e una violazione della Costituzione", violenze che "non fanno altro che aiutare un governo all'agonia. Le persone che hanno manifestato pacificamente e che erano migliaia hanno dimostrato la necessità che questo governo vada via".


Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, "la grande e pacifica manifestazione" è stata la "vittima sacrificale di qualche decina di imbecilli incappucciati che il corteo ha contrastato come ha potuto". Ferrero critica piuttosto una "gestione assurda dell'ordine pubblico che ha ricordato le peggiori pagine di Genova".
 "I black bloc sono professionisti della violenza e lo strumento in mano a chi vuole impedire il cambiamento che chiedono milioni di giovani e la stragrande maggioranza degli italiani" dichiara il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli.

Censimento ciclisti

 Mi sembra un'iniziativa molto importante per delineare le caratteristiche e le criticità del muoversi in bici quotidianamente. Partecipate! Il censimento è rapido e anonimo.


Dalla Fiab: 


Dimmi come pedali e ti dirò chi sei.La FIAB traccia l'identikit del ciclista italiano.
Ancora due settimane per rispondere al questionario online "Raccontaci come usi la bici".


Proprio nell'anno del censimento nazionale della popolazione, anche la Federazione Italiana Amici della Bicicletta sta lavorando per capire concretamente chi sono e cosa vogliono i cittadini che usano la bicicletta per i loro spostamenti abituali.
L'indagine nazionale "Raccontaci come usi la bici", lanciata il 22 settembre scorso, mira a conoscere meglio e valorizzare le aspirazioni e le scelte di una parziale ma crescente popolazione "virtuosa" in un paese ancora indietro sui temi della mobilità sostenibile rispetto al resto d'Europa.

Il questionario, facile da compilare con le sue domande semplici e concrete, è disponibile  online su http://www.fiab-onlus.it/raccontaci/index.htm fino e non oltre il prossimo 30 ottobre.

Ai risultati degli oltre 4000 questionari già inviati online verranno affiancati quelli di alcune migliaia di questionari cartacei, distribuiti in parallelo dai volontari FIAB nelle piazze delle maggiori città italiane.

Se usi spesso la bici, partecipa all'indagine "Raccontaci come usi la bici". E' un'occasione comoda, veloce e unica per contare un po' di più come ciclista nel nostro Paese.

venerdì 14 ottobre 2011

Lo smog rende stupidi

Lo smog rende stupidi, digli di smettere. Articolo La Repubblica qui.

Lo smog, che secondo le ultime stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) uccide in media 2 milioni di persone l'anno a causa dell'inalazione di particelle sottili (che entrano nel sangue e nei polmoni provocando cardiopatie, asma e infezioni delle vie respiratorie), è senz'altro un nemico.

Gli scienziati di tutto il mondo sono concordi sul fatto che l'inquinamento faccia male non solo alle vie respiratorie ma anche al cervello, perché inibisce la capacità di concentrazione e ci rende, in parole povere, più stupidi.

Alberto "Lanerossi" sta partendo

BREAKING NEWS

abbiamo appena appreso che domani  partirà da Recoaro il mitico Alberto "Lanerossi" per un viaggio in solitaria che, nel giro di qualche giorno, lo porterà fino a Roma. Se vedete sfrecciare per la penisola una Colnago da corsa, riadattata a ciclotuirismo, è lui.
L'arrivo è previsto per mercoledì o giovedì. Si ipotizza accoglienza da antico romano tornato vincitore.
Buona pedalata, Alberto!