mercoledì 27 luglio 2011

Il buio a Roma e il decalogo antistupro


Stampato in 10 mila copie, il decalogo offre perle di saggezza. Le donne si sono giustamente arrabbiate per i consigli offensivi. Ma anche i ciclisti dovrebbero farlo, soprattutto quando di parla del buio. "Evitate strade buie", avverte il decalogo. Evitare strade buie a Roma? Una parola.

Una pubblicazione grottesca, patrocinata dal Comune di Roma, il cui attuale sindaco improntò la campagna elettorale sulla sicurezza e ora la delega alle pubblicazioni. Sono ventiquattro pagine di consigli. Il libello è sottotitolato: "Sicurezza, un lusso che oggi noi donne vogliamo permetterci". Davvero esilarante. Sbalordisce anche il consiglio di evitare le strade buie. A Roma, di sera, su interi isolati calano le tenebre, e ciò non è dovuto a guasti alla rete elettrica (è impossibile che ci sia un guasto al giorno nella rete elettrica pubblica della Capitale, altrimenti qualcuno dovrebbe subito dimettersi), ma per risparmiare. Un problema per le donne, per le persone più vulnerabili e anche per molti ciclisti, costretti ad affrontare le strade con le loro esili lucette, con il rischio di incappare in una buca, o peggio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

se si tratta di risparmiare, basterebbe sostituire le vecchie lampade succhia energia dei lampioni, con delle nuove a basso consumo

Bikediablo ha detto...

ho raccontato un'esperienza del genere qui: http://ciclabiliaroma.blogspot.com/2010/10/ponte-ciclopedonale-tre-fontane-buio-e.html

Anonimo ha detto...

non penso lo facciano per risparmiare, sennò non si spiegherebbe perchè in alcune vie i lampioni sono spenti la notte e accesi il giorno. più che altro guasti, incompetenza, o menefreghismo....