Fonte: Il Giorno
Auto in divieto di sosta, prima condanna per concorso in omicidio
Il gup ha inflitto 6 mesi di reclusione a una donna che, parcheggiando in prossimità di un incrocio in via Castelbarco, ha contribuito a provocare la morte di un motociclista, investito da un'altra macchina.
L'INCIDENTE - Secondo quanto ricostruito nel capo di imputazione, quella notte uno straniero alla guida di una Toyota Avensis, impegnando l’incrocio in via Castelbarco a una velocità di circa 25 chilometri orari, non ha rispettato la precedenza anche “perché aveva la visuale parzialmente ostruita dalla sosta irregolare” di una Bmw X3 e di una Kia Picanto, parcheggiate proprio in prossimità dell’incrocio. Lo straniero è quindi finito contro il motociclista che arrivava da destra a forte velocità, 91 chilometri orari nonostante l’ora notturna. Secondo Prisco, dunque, i due parcheggiatori selvaggi hanno concorso nell’omicidio del 29enne per non aver osservato l’articolo 158 del codice della strada sul divieto di sosta che impone a ogni automobilista l’obbligo di assicurarsi che dal luogo scelto per parcheggiare “non possa derivare pericolo per l’incolumità delle persone”. La condanna a 6 mesi di reclusione per la proprietaria della Kia parcheggiata male è stata inflitta con rito abbreviato, dunque con lo sconto di un terzo della pena. Alla donna è stata concessa la sospensione condizionale. Lo stesso vale per l’investitore, che invece ha patteggiato 9 mesi di reclusione.Fine dell'articolo.
Aggiungo solo una postilla: l'X3 della Bmw è un suv. Le condanne di questo tipo andrebbero commisurate all'ingombro dell'auto in sosta vietata.
Il Suv è un veicolo di merda: solo gli stronzi lo comprano. Tipico mezzo usato da narcotrafficanti, camorristi e satanisti.
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