domenica 29 maggio 2011

Ciemmona 2011

Venerdì 27 maggio
Nulla lascia presagire la Critical Mass che tra poco partirà dal Colosseo. Un gruppo di segway percorre il marciapiedi.
Un mezzo costoso e un po' ridicolo, che potrebbe essere sostituito molto più efficacemente da una bicicletta a ruote piccole. Il padrone della segway è morto, schiantandosi su un segway: non vorrei essere proprietario di una fabbrica di biciclette.
Alla CM, si vedranno diverse piccole bici, molto adatte anche alla percorrenza di marciapiedi, centri commerciali, stazioni. Tutti posti in cui si trova il segway, che fa sembrare l'essere umano un robottino del cazzo (questa l'ho già detta, un po' di tempo fa).
Ma perché il segway dei turisti interessati all'Antica Roma può andare sul marciapiedi e la biciclettina no? Misteri dei regolamenti dei vigili urbani e del Comune.
Al Colosseo ci sono ancora pochissimi pedalatori. Ma in breve tempo la massa prenderà corpo. Per me la Critical Mass vuol dire tante cose, ma soprattutto una risposta collettiva a tutte le volte che il sottoscritto e tutti gli altri come me hanno rischiato la pelle in mezzo al traffico di questa città, costretti a contemplare la continua violazione delle regole del Codice della strada da parte dei mezzi a motore, e al totale menefreghismo delle istituzioni (stato, regione, provincia, comune e municipi).
Ci sono tantissime bandiere per invitare al voto dei referendum. Un appuntamento trascurato con grande attenzione dai cagnolini mediatici. Nell'attesa, davanti al Colosseo faccio un sondaggio e capisco che la maggior parte dei Vigili del Fuoco italiani sono molto contrari al nucleare. I primi a morire sarebbero loro.

Sono in vena di ricordi: "Sì, anch'io ho già votato una volta contro il nucleare, nel 1987". Ce lo ripetiamo, ma i giochi di potere delle lobby su questa pericolosissima fonte di energia sono evidentemente molto forti.
La massa cresce...

Dalle parti di San Giovanni si scorre felicemente nel traffico.

La massa critica invade la città. Un'area di silenzio e mancanza di smog fluisce nelle strade rintronate della Capitale. La gente dalle finestre si meraviglia e saluta. "Ma è meglio adesso o quando passano le macchine?", grido a un davanzale. Che domande. Ovazioni di gente di tutte le età dalle finestre confermano che tutti vorremmo una città piena di bici e svuotata dalle automobili.


Sabato 28 maggio
Nel parco Schuster, davanti a San Paolo, si assembra la massa intergalattica, molto più grande del giorno prima. Quand'ecco che arriva l'automobile come la vorrebbero i ciclisti no oil e anche quelli critici (definizioni stabilite nell'ultimo numero del settimanale L'Espresso). L'automobile dovrebbe essere portata via dalla forza dei pedali e destinata a una rapida rottamazione, anzi data alle fiamme nel corso di un rituale pagano e liberatorio.
L'epifania della panda è folgorante. C'è pure una donna che somiglia straordinariamente a Santa Graziella.

L'addobbo di alcuni ciclisti è molto fantasioso, a volte quasi immateriale.

La temperatura media dell'Italia è salita di un grado e, dice l'Ispra (che non è un gruppuscolo trotzkista e luddista, ma un ente pubblico di scienziati e ricercatori), il nostro sta diventando un paese tropicale. Sono informazioni contenute nell'Annuario dei dati ambientali (versione multimediale qui), uscito di recente. Una buona notizia per tutti quei gruppi di musica tropicale che ancora stentano a trovare lavoro nella penisola. Ancora un po' di pazienza, e poi giù di caipirinha e camicie hawaiane nelle spiagge italiane, invase dal cemento grazie alle leggi di questo governo agonizzante, alla faccia del demanio pubblico. Ci saranno anche ampie zone deserte di oasi e cammelli, ovviamente, in cui purtroppo sarà difficile costruire campi da golf e dove inutilmente scorrazzeranno suv e scooteroni alla ricerca di cibo. C'è però anche una brutta notizia: in Italia il deserto non porterà il petrolio. Purtroppo a questi gravi problemi non viene data una risposta. Si preferisce lasciar andare tutto come prima per preservare rendite di posizione.
 Le cattive abitudini delle persone (uso del mezzo a motore privato, consumi eccessivi,  ecc. ecc.) fanno il resto. Ma vi pare normale che la Germania, con il suo clima e la sua latitudine, faccia un uso energetico del sole migliore dell'Italia?
La bicicletta è un potente mezzo per ridurre l'inquinamento, il surriscaldamento delle nostre città, gli scontri, il diabete, l'infarto, il cancro, l'obesità (primi in Europa, gli italiani), l'ipertensione, la rottura di coglioni di fare la fila nel traffico, cercare parcheggio, essere multati, riparare l'auto, fare benzina, spendendo un sacco di soldi tutti i giorni. Ma la bici ha spese troppo basse di manutenzione e consuma solo i biocarburanti che il ciclista si mangia: quindi fa paura all'industria dell'automobile e a quella del petrolio, che oggi governano il mondo. Per cui nelle metropoli italiane non si fa nulla per la bicicletta, a parte qualche iniziativa tipo "osserviamo gli uccelli a primavera, pedalando nel bosco con merendina a basso contenuto di sodio". 
Cari automobilisti e piloti di scooter di plastica, andate a guardare di quale settore si occupano le prime dieci multinazionali del pianeta e forse capirete qualcosa sugli equilibri di questo mondo, anche se la massa vi ha creato qualche problema al passaggio.    

La massa critica prende il via al suono di Star Wars
 

Le bici vanno, la gente è felice.

Una mamma che, alla Critical Mass, trasporta i suoi due figli in bici, avrebbe il diritto di farlo in sicurezza, in un Paese civilizzato. Oggi in Italia non è così. In Europa non ci siamo proprio, altro che euro.
La marea di bici copre la puzza e l'oscurantismo triste e mortale di questa città.



Un corpulento paracadutista della 127a divisione motorizzata del Vaticano tenta di evangelizzare inutilmente alcuni ciclisti.

Un meccanico dall'agilità straordinaria emerge dalla panda. La massa è gigantesca.
Arriva il momento di spiegare come stanno le cose: la bici viene innalzata sull'auto. Poi la massa scorre via, fino all'imbrunire. Vorrei solo segnalare un eccesso di musiche di Raffaella Carrà nella colonna sonora di alcuni ciclisti che hanno appresso lo stereo.
A sera, la panda finisce bruciata all'Ex-Snia: l'automobile che ha bruciato tanto petrolio e parecchie vite.
  
Cosa resterà dell'automobile fra cent'anni?


Domenica 29 maggio
Il simpatico picnic di domenica parte da Colle Oppio, un altro momento di gioia e riflessione.
Piazza Venezia è una festa di colori senza alcuna emissione di biossido di carbonio.
Si arriva a Villa Pamphilij per la scampagnata finale.
I ciclisti nel parco e, sullo sfondo, la polizia che identifica una persona seduta da sola sotto un albero
Nella villa entrano anche varie automobili della Polizia di Stato. Alcune persone a caso vengono identificate, tanto per riempire i moduli, una pratica ormai ricorrente, visto che la stessa cosa è successa alla famosa Giornata nazionale della bicicletta, l'8 maggio scorso a Roma. 
La pratica dell'identificazione, secondo me, è un metodo di repressione: sarà pure soft ma è inquietante.  Comunque anche i poliziotti non sembrano a proprio agio, ovviamente si tratta di ordini provenuti dall'alto. Se uno sta dando fuoco a Villa Pamphilij, il poliziotto interviene e ferma il matto, mica deve chiedere istruzioni; ma se cinquecento ciclisti se ne stanno stesi sul prato a parlare e a mangiare, ci vuole una bella fantasia per mettersi a identificarne quattro o sei. Grossissimi pruriti istituzionali. Possibili sommosse anti-Marchionne fra i pini del parco. Rischio che un benzinaio chiuda.

Invito le forze dell'ordine a provare la sensazione unica di essere sorpassati in bicicletta da un suv a 95 Km/h, mentre il guidatore sta scrivendo un sms: un valido modo per testare la propria resistenza allo stress.

Sono contento. Le persone sono rilassate, il cielo è azzurro. Gioco a freesbe coi compari e poi prendo il sole. Alla fine me ne vado. Il rientro in bici nell'atmosfera terrestre, dopo questa bella Ciemmona, è un po' frastornante, come tutti i rientri nell'atmosfera. (Domani sera ho la riunione di condominio.) 

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