Ieri, in un'affollato consiglio municipale aperto, alla presenza del presiente del Municipio, Alfredo Milioni, e di numerosi consiglieri, è stato presentato alla cittadinanza il progetto del parco lineare che, sopra la copertura della linea ferroviaria Fr3, permetterà i cittadini del Musinicipio 19 di arrivare fino a San Pietro. Il progetto è in fase esecutiva, dopo 12 anni di attesa. Doveva infatti essere inaugurato per il Giubileo, ipotesi azzacatissima, dato che questa pista ciclabile rappresenta il tratto finale della via Francigena, seppure diverso rispetto ai tempi antichi. Ma non è questo il problema. I cittadini che vivono sul parco lineare (150 edifici) temono cambiamenti negativi perla vivibilità delle loro case. Negli anni, molti cancelli sono stati forzati, per portare i cani e per parcheggiare l'auto; molte persone hanno subito furti. I lavori saranno effettuati da RFI (Rete Ferroviaria Italiana)., Il livello del parco, rispetto a oggi verrà innalzato dai 35 ai 175 cm. Gli abitanti temono che questo possa ulteriormente favovire i furti. Alcuni addirittura lamentano che nuovi alberi potranno arrecare problemi (ma è un caso isolato); alri, più opportunamente, chiedono che le piante scelte siano idonee. Insomma, è giusto confrontarsi in un momento di cambiamenti. Ma, guardando la situazione attuale, un pezzo di strada in preda all'incuria e al degrado, le novità non dovrebbero spaventare.
Spaventa forse di più l'ipotesi di ripartire le spese di manutenzione fra tutti gli abitanti, nel caso venissero meno le risorse economiche comunali. Questo è certamente un punto dolente.
Quando ho detto che non mi pare logico chiudere la sera i cancelli del percorso, perché da ciclista urbaano avrei piacere a viaggiare in sede protetta la notte, molti hanno cominciato a urlare. In sostanza, temono che lasciare aperto il parco porti delinquenti, degrado, ecc. Ho risposto dicendo che sulle piste ciclabili "aperte" è possibile effettuare pattugliamenti di carabinieri, polizia municipale, ecc. Aggiungo qui che il solo passaggio di ciclisti, corridori, persone con il cane (e con il sacchetto per gli escrementi), coppiette ecc. permetterebbe di controllare meglio il territorio.
Ho anche fatto presente che se un ladro riesce ad arrampicarsi fino al erzo piano, non si fermerà certo davanti a un cancello. E anzi, avrà modo di lavorare indisturbato all'interno di uno spazio chiuso e inviolabile. Non mi pare di averli convinti. Però una volta che nel nosro quartiere nasce una pista ciclabile chiuderla la sera mi sembra un vero peccato.
Inoltre pensiamo al fatto che molte persone vanno a correre o passeggiare la sera o all'alba. Altra cosa: ci vorrà un dipendente comunale per aprire la mattina e chiudere la sera tutti gli accessi al parco lineare, che è lungo quasi 5 Km. Ho chiuso questa parentesi, perché ero venuto a parlare d'altro.
Ho spiegato brevemente qual è la mia idea per cllegare questa nuova pista alla vita di quartiere, ai mercati, scuole, giardini pubblici, parco di Santa Maria della Pietà e ospedale San Flippo Neri, tutti punti cruciali della vita del quartiere. Un percorso utile a disabili, pedoni e ciclisti, per muoversi con maggior tranquillità nelle strade secondarie e per iniziare a realizzare una forma di mobilità alterntiva. Il progetto costa poco, si fa su strade preesistenti. Si tratta di un percorso anulare in cui il limite di velocità dei veicoli non deve superare i 30 Km/h (oggi per il traffico si va in reatà a 10 all'ora). Lo avevo già presentato nel 2007 alla precedente amministrazione (PD) senza avere alcuna risposta. Allora si parlava tanto di Agenda XXI, di Biciplan, ma tutto questo sembra svanito nel nulla e oggi nel quartiere non c'è neanche una rastrelliera per le bici davanti alle stazioni ferroviarie e della metropolitana.
Nel settembre scorso, sono tornato al Municipio 19 a parlare del progetto con l'Associazione ExLavanderia alla commissione sport. Erano presenti il consigliere di Rifondazione comunista e alcuni consiglieri della maggioranza (PdL). Abbiamo sottoposto un ordine del giorno, che allo stato attuale - mi è stato detto - è al vaglio dei tecnici dei Vigili Urbani.
Ovviamente non dev'essere per forza quel percorso, ma se ne possono realizzare di diversi. Quello che importa è iniziare a creare le condizioni per una mobilità diversa all'interno del Municipio. Il traffico è il problema principale della Capitale. Tutti si lamentano del traffico dentro alla loro automobile, e sembra non esistere una soluzione a questo problema. Invece la soluzione c'è, bisogna solo cominciare a muoversi a piedi e in bici. Se le istituzioni dessero una mano, creando condizioni più favorevoli, aumenterebbero gli spostamenti a piedi e in bici. Il quartiere sarebbe più vivibile e la gente più contenta e in salute. Ma questo discorso lo conoscete tutti, bisogna cominciare a fare qualcosa
Stamattina scendo in strada e scopro il manifesto del PD. Veramente interessante in termini antropologici. Traete voi le vostre conclusioni:
1 commento:
Quel manifesto, nella sua ridicola comicità, ci fornisce la prova della statura politica di certa gente.
Ci sarebbe da ridere se nin venisse da piangere.
Andrea
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