giovedì 22 luglio 2010

Pare che il ricorso al Tar per tentare di impedire l'edificazione di alcuni mostri in cemento in area pubblica (Parco Giovanna Reggiani a Tor di Quinto) non sia andato a buon fine. Infatti stanno costruendo a tutto spiano. A questo punto, non rimane che sperare che le Olimpiadi del 2020 non si tengano a Roma. Come ha già annunciato il sindaco Alemanno, infatti, la vittoria di Roma significherebbe una cementificazione brutale nell'area dell'attuale ippodromo militare che costeggia la pista ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo.
Dopo il progetto di legge PdL 2271 dell'on. Michele Scandroglio (progetto che vuole imporre risarcimenti alle ditte da parte di chi ha fatto ricorso, e dopo la nomina di Roberto "solide realtà" Carlino all'ambiente per la Regione Lazio, le cose per i signori del cemento si mettono molto bene. Si vede: palazzi in un parco pubblico di Roma!
La capitale non è adatta per i giochi olimpici. Meglio Valencia, una città bellissima, ampia, nuova. E c'è Copenhagen, capitale di un Paese che rispetta l'ambiente.

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