martedì 20 luglio 2010

Incipit de "La costituzione del cemento" di Salvatore Settis, oggi su La Repubblica, pp. 1 e 29.

«Profeticamente, Roberto Saviano ha scritto in Gomorra: "La Costituzione si dovrebbe mutare. Scrivere che si fonda sul cemento e sui costruttori. Sono loro i padri. Non Parri, non Einaudi, non Nenni, non il comandante Valerio". "Cementifici, appalti e palazzi quotidiani: lo spessore delle pareti – prosegue Saviano – è ciò su cui poggiano i trascinatori dell´economia italiana"».

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