martedì 16 febbraio 2010

Veleni

Quando, dopo la caduta del muro di Berlino, i generali hanno deciso di abbattere le loro riserve chimiche, le sorprese non sono mancate. Tutti i governi italiani avevano negato la presenza di gas bellici sul territorio nazionale. Giulio Andreotti nel 1985 lo aveva addirittura ribadito davanti al Parlamento. E invece esistevano almeno tre bunker, ripuliti poi nel massimo segreto. Il più importante era sul lago di Vico, tra i boschi antichi di un'oasi faunistica. Un'installazione colma di misteri e pericoli: durante i lavori nel 1996 una nube di fosgene è scappata via e ha raggiunto la strada, aggredendo un ciclista. Inizialmente nessuno sapeva cosa avesse orribilmente colpito il malcapitato, provocandogli gravi danni ai pol[m]oni, ma dopo alcuni giorni un ufficiale si è presentato in ospedale: «Forse possiamo spiegarvi».


Gianluca Di Feo, Veleni di Stato, Rizzoli, Milano, 2009, p. 13

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