mercoledì 3 febbraio 2010

Scooter sulle corsie preferenziali a Roma?

Il vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo, ha lanciato la proposta di aprire una parte delle corsie preferenziali della Capitale a moto, motorini e - udite, udite - minicar, ma solo in determinati orari. Lo scopo sarebbe ridurre congestionamenti e inquinamento! A Roma, prima d'ora, nessuna moto o motorino è mai passata su una corsia preferenziale.
Invece di permettere alle biciclette il transito sulle preferenziali e sui marciapiedi, per avere maggior sicurezza e favorire una viabilità alternativa, si concede questo vantaggio alle moto. E alle minicar. Immaginate le code delle minicar che arrancano su una salita. Dietro queste scelte c'è una mente superiore, un supertecnico? Il problema delle due ruote è semmai come farle andare più piano, non più forte. Non mi pare che abbiano problemi insormontabili di movimento. I dati degli incidenti stradali a Roma sono conosciuti dagli amministratori pubblici? O si fa finta di niente? Qual è la causa principale di sinistro per le due ruote? Gli intasamenti forse?
Il fatto di avere a disposizione una corsia tutta per loro non favorirebbe comportamenti ancora più scorretti di quanto abbiamo davanti ai nostri occhi tutti i giorni a Roma?
L'avvio dell'iniziativa è previsto per fine febbraio, ma chiarisce l'assessore al traffico Simone Farello "si partirà solo se si troverà la mediazione tra chi lavora sulla strada e chi ci transita". Non resta che sperare nei sindacati degli autisti.

2 commenti:

Mammifero bipede ha detto...

Proprio oggi, andando in ufficio, ho visto un'ambulanza ed un capannello di vigili intorno ad una moto di grossa cilindrata incastrata sotto un'automobile...
Inutile sperare che i politici si preoccupino delle vite degli utenti della strada più di quanto se ne preoccupino gli utenti stessi. Faranno il provvedimento per prender voti in tempo per le elezioni regionali, e lo ritireranno (spero) subito dopo, quando i cittadini ne realizzeranno la nocività...

ha detto...

Beh, sai, sotto elezioni, più di 600 mila utenti delle due ruote a motore fanno gola. A costo zero li si fa felici. Che gliene frega se aumentano gli incidenti e i morti?