giovedì 9 aprile 2009

Sulla ciclabile a Testaccio

Da un mese a Testaccio, celebre quartiere di Roma, sono in corso i lavori per la pista ciclabile. Leggo dal Corriere della Sera, Cronaca di Roma, p. 9 del 9 aprile 2009. Stanziamenti per 120 mila euro dal Quadro cittadino di sostegno, per una pista ciclabile di 1,8 Km che va da da via Marmorata a via Rubattino. I pareri sono discordi.
A difendere l'iniziativa l'assessore all'ambiente del I Municipio, Francesca Santolini.
Alcuni esprimono perplessità per la mancanza di un collegamento con le dorsali ciclabili del Colosseo e di Porta Portese.
Antonella Calfapietro, rappresentante dei commercianti afferma che "la ciclabile aggrava il problema della sosta e della viabilità, in un quartiere già al collasso".
L'assessore Santolini assicura che la pista sarà pronta entro l'estate.
Il VII Dipartimento del Comune esprime dubbi: il percorso ciclabile dovrebbe essere più visibile e meno cervellotico.
Afferma il consigliere del Pdl nel centro storico, Fabrizio Sequi, che la pista interferisce con le fermate dell'autobus e gli alberi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei precisare quanto comparso su il Corriere della Sera e su questo blog , circa la posizione del Comitato che rappresento sulla ciclabile in questione. Già da novembre 2008 scorso abbiamo sollecitato verbalmente e per iscritto l'Amministrazione Municipale a rivedere il percorso della ciclabile, perchè completamente inadatto al contesto del Rione ,perchè si riduce la carreggiata di via Zabaglia e Via Rubattino di mt.1,30, strade che già normalmente sono intasate e interessate dal passaggio di tutti gli autobus principali, quindi in questo modo non soltanto risulterà pericoloso per i ciclisti attraversare strade a così alto scorrimento, ma restringendo la carreggiata, aumenterebbe addirittura l'inquinamento e l'aria sarebbe irrespirabile per chi va in bicicletta , per chi abita lì, per chi ha gli esercizi commerciali sulle stesse strade.Avevamo proposto soluzioni alternative, ma sono rimaste inascoltate. In più la pista finisce miseramente sul Lungotevere Testaccio, senza alcun collegamento con la pista ciclabile che raggiunge il cuore del centro storico. Ci chiediamo se sia opportuno buttare dalla finestra quasi 200,000 euro per realizzare una pista ciclabile più dannosa che salutare.
Cordiali saluti a tutti i ciclisti a cui auguriamo di pedalare su piste più adatte e certamente progettate in modo più intelligente.
Com.to Esercenti Testaccio
Il Presidente
Antonella Calfapietro

ha detto...

Molte grazie per la precisazione. È molto difficile capire dai giornali cosa succede. Succede in questi giorni anche per il bike sharing. Spesso si cerca di ricavare una ciclabile dove non c'è spazio, quando basterebbe mettere dei cartelli a 30 Km/h e creare percorsi ciclabili consigliati in alcune strade. Il risparmio di soldi, però, secondo me, andrebbe speso in autovelox e altre cose utili alla sicurezza delle strade.

Anonimo ha detto...

Ma per favore. E' la solita lobby stantìa dei commercianti maghinari romani...