mercoledì 2 aprile 2008

Senza rotelle

Dopo essermi chiesto come avevo fatto, come aveva fatto mia madre all'epoca, se mi aveva lanciato o lasciato andare, se con una mano sul collo, se fai da solo, dopo tutti questi dubbi è arrivato il mio turno. Non mi ricordavo e non sapevo assolutamente come si facesse a insegnare ai propri figli ad andare in bici senza rotelle. Dopo aver cercato invano sul web qualche consiglio, e averne trovato di vaghi e conflittuali, ho provato da solo. I figli hanno ormai sei anni, era ora. L'estate scorsa ci sono stati alcuni tentativi, che alla fine non avevano dato risultati. Stavolta ho riprovato con maggior convinzione, dopo aver visto in Abruzzo un bambino di cinque anni che pedalava su una ruota, derapava e faceva i testa-coda. Stavolta i due ciclisti si sono comportati bene e dopo una mezz'ora di tentativi sono andati da soli (cadendo qualche volta, ma bisogna imparare pure a cadere, mi raccomando il casco).
Gli elementi cruciali sono tre: 1) equilibrio (infondere calma nel neofita, anche specificando che qualsiasi problema si risolve con il punto 2); 2), insegnare a frenare e a mettere il piede per terra; 3) pedalata d'avvio (un piede e poi l'altro). Vale a dire: 1) percorso, 2) arrivo e 3) partenza.
So che non sono stato chiaro, ma ce la potete fare anche voi, questo è il succo del discorso. I neociclisti hanno prodotto diversi materiali interessanti sulla bicicletta, che prossimamente metterò online.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Luca, ti riporto questo metodo che ho letto su un libro molto famoso, ma di cui non ricordo il nome.
Per far abituare il bambino ad andare in bici e' utile togliere i pedali dalla bicicletta ed abbassare la sella al massimo, o comunque ad un'altezza tale che il bambino possa appoggiare a terra entrambi i piedi (come in una "draisina").
Poi si invita il bambino ad eseguire una serie di "giochi" di difficolta' crescente (bisogna sempre ricordare che il lavoro dei bambini e' il gioco).
In questo modo il bambino puo' concentrarsi inizialmente sull'equilibrio e sull'utilizzazione dello sterzo e dei freni, senza doversi preoccupare dei piedi.
Lo si porta in una zona pianeggiante e lo si invita inizialmente a sospingersi in avanti, dandosi la spinta con un solo piede.
Successivamente a darsi la spinta con entrambi i piedi contemporaneamente.
Quando il bambino dimostra una sicurezza sufficiente, si porta il bambino su una piccola discesa terminante con un tratto pianeggiante, e iniziando dal basso lo si invita a percorrere tratti di discesa di lunghezza crescente.
Quando il bambino e' in grado di percorrere la discesa con i piedi sulle pedivelle e di usare correttamente sterzo e freni si puo' provare a montare i pedali e ad invitarlo a provare piccole pedalate in discesa, e poi in pianura.
Insomma mi sembra che il concetto sia chiaro.
Io non ho mai provato ad insegnare ad andare in bicicletta a nessuno e quindi non posso dare un parere personale, pero' mi sembra un sistema intelligente.
Un saluto, Francesco, Roma.

ha detto...

Grazie, Francesco. Quando ho provato un anno fa, ho cominciato a lanciare i figli su una pista da corsa (quindi gommosa), lanciando poi anche la bici senza figli a scopo dimostrativo, per dimostrare che la bici camminando si regge in equilibrio. È stato un fallimento totale; l'impressione è che non avessero forza e soprattutto sicurezza a sufficienza. Stavolta li ho lasciati andare dopo una lieve spinta tenendoli per la "collottola" (non di carne, ma del giaccone). Hanno quasi subito cominciato ad andare con qualche sbandamento. Ho allora specificato che bisogna tenere il manubrio diritto; e le cose sono migliorate. Alla fine li ho invitati a lavorare sulla pedalata d'avvio. Le cose mi sono venute in mente lì per lì, ma devo dire che da quel momento non hanno più smesso (anche nel corridoio di casa).

Antonio Lo Nardo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonio Lo Nardo ha detto...

Adesso tocca al mio. Grazie dei consigli utili. Speriamo bene.