Su La Repubblica di ieri, a pag. 23, si recensiva il libro di memorie del teologo Hans Küng, che lamentava alcuni doppi giochi da parte di un suo illustre collega sacerdote, Joseph Ratzinger. Come il futuro papa, Küng insegnava a Tubinga, anzi fu proprio lui a farlo chiamare da Münster. Per tre anni i due andarono apparentemente d’accordo. Cito testualmente dall’articolo di Andrea Tarquini: «Küng all’epoca amava le Alfa Romeo, Ratzinger andava in bici. Spesso, col maltempo, Küng dava un passaggio a Ratzinger caricando la sua bicicletta nel vano bagagli della sportiva italiana». In certe condizioni climatiche va benissimo farsi dare un passaggio, ma Ratzinger non aveva la mantellina catarifrangente?
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