Dopo l'invio del proprio curriculum, c'è voluta una quindicina di minuti perché i titolari di un'agenzia di bike-messenger di Parigi chiamassero Riccardo al telefono e gli dicessero che era assunto. Così anche Riccardo ha lasciato l'Italia. D'altra parte, non ci voleva molto a capire che uno che aveva corso in bicicletta la Parigi-Brest-Parigi, la Londra-Edimburgo-Londra, la 1001 miglia, poteva essere in grado di consegnare lettere e pacchetti con una discreta efficienza, e anche con un certo tornaconto economico per la ditta. In Francia, come in molti altri Paesi civilizzati, il bike-messenger è una figura diffusissima. In Italia, a Milano, ci sono gli Urban Bike Messenger, a Roma Eadessopedala, e pochi altri casi. Ma da noi il servizio di messaggeria sembra ancora una stranezza, come lo sembra l'uso della bici in città, del resto. Eppure, consegnare senza inquinare e facendo prima si può. Ditelo anche ai commendatori del motore a scoppio, che si ostinano a utilizzare motorini e automobili per consegne che arrivano sempre più tardi o mai.
Il posto di Riccardino è stato preso da Er Fabri, a cui facciamo i nostri migliori auguri. Incombenza gravosa, ma sembra che i quadricipiti e i polpacci del giovane stiano rispondendo bene.
1 commento:
anche i miei di auguri.
mad max
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