Nel Pacco sicurezza del Governo, appena approvato, fra le tante sorprese nefaste ve n'è una che riguarda i ciclisti, in particolare coloro che girano in città. Chi va in bici e commette infrazioni può vedersi decurtare punti dalla patente di guida dell'auto, se è possessore di tale documento. Pietro mi ha girato la strabiliante notizia, apparsa su un articolo del Corriere della Sera che trovate qui. Quindi se io passo su un marciapiede per salvare la cotenna, sono come un automobilista che sale sul marciapiede? No? Io salendo su un marciapiede commetto un infrazione come se fossi un automobile. No? Io, se salgo sul marciapiede incappo in una ronda, che mi fanno? Con la bici è come se avessi l'automobile e perdo lo stesso numero di punti, quindi tanto vale usare un schiacciasassi tanto la penalità prevista è la stessa.
Tutto questo, però, se il ciclista possiede una patente. Altrimenti no, si paga solo la multa. Quindi la conseguenza più logica è che per un ciclista è meglio non avere la patente. Oppure giocarsi i punti e poi, progressivamente disintossicato, fare a meno di guidare l'auto.
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