giovedì 30 agosto 2012

Crisis Tour / 1


Metti che il bagaglio ha stazionato per vari giorni sul materasso, con un continuo togliere e aggiungere, fino a ridurlo all'osso. Si dice decantare, rifletterci su, eliminare quel fastidioso riflesso che ti fa aggiungere qualcosa perché "potrebbe servire".

Metti che hai pochi giorni liberi e intendi approfittarne per un viaggio da rompicollo, sempre all'aperto senza vedere mai un letto (non sia mai).
Metti che l'aria catalana per esperienza ti fa veramente bene.
Metti che cominci a cucire una bandiera assolutamente asimmetrica e brutta che funge da segnalatore e da vessillo: la bandiera degli irregolari (ne parlerò, forse un'altra volta).
Al porto di Civitavecchia
Metti che sul treno per Civitavecchia ti accorgi che esattamente 20 anni fa, lo stesso identico giorno, il 25 luglio, ma del 1992, eri partito in treno e autostop per Spagna e Portogallo (il resoconto è nel mio libro Guard-rail, che potete leggere gratis). Allora c'erano le Olimpiadi a Barcellona, adesso si tengono a Londra.

Il ponte del traghetto in mezzo al bagaglio zingaresco


A un certo punto si arriva in Spagna. Nessuno ha dormito sul ponte, tranne me.

Uno delle numerose sculture contemporanee che adormano Barcellona
La bandiera degli irregolari sventola a Barcellona

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