giovedì 3 giugno 2010

Ciemmona partimonio Unesco subito!

Da qualche giorno sto sfogliando la nuova guida Italia in bicicletta edita da Lonely Planet-Edt, Torino, 2010, scritta dalla cicloviaggiatrice, scrittrice e insegnante di yoga Ellee Thalheimer. Di yoga ce ne vuole molto per viaggiare in bici nel nostro paese. Il libro è edito anche in inglese e ha una diffusione importante fra i cicloturisti di tutto il mondo. È quindi anche un momento di verifica di ciò che sperimentiamo quotidianamente come ciclisti urbani e cicloviaggiatori autoctoni.
Mi interessa soprattutto lo sguardo dall'esterno di una realtà che ci appare molto poco a misura di bici. Le descrizioni sono meno drammatiche di quanto mi aspettassi. Certo, bisogna aggiungere il "correttivo" di uno sguardo trasognato e vacanziero, quello del cicloturista straniero, che raramente combacia con il nostro, che si punta sui particolari, più che sugli elementi rilevanti che attraggono i forestieri di passaggio. Sono troppo astratto? La chiudo qui. Il libro, per scontentare la Lega Nord e il ministro Maroni in particolare, inizia descrivendo Roma, invece di Varese. Davvero un'ingiustizia. Dopo aver liquidato la storia di Roma in venticinque righe, e descritto a volo di razzo l 'ambiente, il clima e le cartine necessarie al viaggio, indovinate di cosa parla la nostra tenace autrice? Dei Fori Imperiali? No. Parla della Ciemmona.
Invocando il diritto di cronaca, in questo paese giunto ormai a livelli birmani, cito testualmente: «Se vi trovate a Roma in bicicletta nell'ultimo weekend di maggio potete partecipare alla più grande manifestazione su due ruote dell'anno, la Ciemmona. Durante questo raduno i ciclisti si impossessano delle strade cittadine per protestare contro la cultura incentrata sull'uso dell'auto. [...] La Ciemmona richiama in città ciclisti provenienti da tutto il paese, dall'Europa e perfino da altri continenti. Si tratta di una manifestazione molto pittoresca e variopinta durante la quale le vie di Roma, in genere invase dalle auto, vengono conquistate da un numero incredibile di biciclette. una rumorosa folla di appassionati, difensori e fanatici della bici trascorre una giornata al sole, pedalano in zone della città normalmente off-limits per i ciclisti. È un momento molto divertente che permette di capire meglio i problemi legati all'uso della bicicletta a Roma. In genere l'atmosfera è spensierata, ma tenete presente che gli animi possono scaldarsi parecchio».
La Ciemmona è un patrimonio da salvaguardare, magnete turistico e culturale di una città disorientata, in cui la schiavitù dal petrolio e la mancanza di investimenti nella mobilità sostenibile genera il disagio nei cittadini. Un disagio che cresce ogni giorno.

2 commenti:

Marcopie ha detto...

Volevo scrivere un commento arguto e ponderato, ma mi viene solo "...EDDAJEEEE!!!!!!"
:-)

Losko ha detto...

Lunga vita alla ciemmona! (almeno finché Roma non diventa ciclabile :-P )