«L’avvento del boom economico favorisce la motorizzazione (su due e quattro ruote) relegando a ricordo la fatica e il sudore della pedalata. All’inizio degli anni Settanta, con la crisi petrolifera, si registra un breve sussulto domenicale con la riscoperta delle due ruote. Ma l’età eroica delle due ruote è terminata. La bicicletta diviene esclusivamente un mezzo per trascorrere il tempo libero [...]».
Stefano Pivato, “Inno alla gioia. Elogio della fatica”, prefazione a In bicicletta. Memorie sull’Italia a due ruote, a cura di Stefano Pivato, Loretta Veri e Natalia Cangi, Il Mulino, Bologna, 2009.
1 commento:
Credo abbia fatto una buona analisi.
Abbiamo mandato in pensione la fatica.
Cazzo, se penso che ho costruito un rifugio a 3000 metri a metà anni 2000 portando su tutto a spalla, mi viene da ridere. Sopratutto perchè tutti quelli che erano con me in quelle estati meravigliose lo ricordano come uno dei momenti più belli della loro vita. Forse il più bello addirittura.
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