mercoledì 3 giugno 2009

Carta di Bruxelles: staremo a vedere

CARTA DI BRUXELLES

La diffusione della mobilità in bicicletta contribuisce a rendere città più vivibili, un trasporto urbano più efficiente, strade meno congestionate e meno rumorose, un’attività fisica individuale utile a combattere la sedentarietà, maggior sicurezza delle strade. Inoltre favorisce la lotta ai cambiamenti climatici, il risparmio dei carburanti fossili, lo sviluppo del turismo sostenibile.

In occasione di Velo-City®2009 a Bruxelles le città firmatarie del presente documento si impegnano a:
a) attuare politiche adeguate finalizzate a raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020, o una percentuale maggiore se quel limite fosse stato già raggiunto;
b) ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti mortali per i ciclisti entro il 2020;
c) realizzare cicloposteggi e politiche contro il furto delle bici;
d) attivare opportune iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro;
e) contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile investendo per migliorare e incrementare il turismo in bicicletta.
f) cooperare più strettamente con: 1) le associazioni di utenti della bicicletta, 2) le organizzazioni dei dettaglianti e dei produttori di bici, 3) tutti gli altri soggetti interessati come polizia, consulenti e centri di esperienza, tecnici e costruttori di infrastrutture, per raggiungere gli obiettivi prefissi e per essere di buon esempio per altre città.
La città firmataria, insieme a tutte le altre che hanno già sottoscritto la Carta di impegni, chiedono alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo di:
a) fissare l’obiettivo di raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nella ripartizione modale in Europa, entro l’anno 2020;
b) istituire la figura del Responsabile Europeo della Mobilità ciclistica; nell’amministrazione della Commissione Europea;
c) Creare un gruppo inter-parlamentare sulla Mobilità in bicicletta nel Parlamento Europeo;
d) Finanziare in maniera adeguata appositi Programmi europei finalizzati a sostenere quelle città e quelle ONG che promuovono gli spostamenti in bicicletta in Europa.

Inoltre, i firmatari della Carta chiedono alle Autorità di tutto il mondo, a tutti i livelli, di promuovere in modo deciso la mobilità ciclistica di incorporare tale forma di mobilità sostenibile in tutte le aree delle politiche (sanità, pianificazione territoriale, gestione delle città, economia, mobilità e traffico, tempo libero, sport, turismo).

2 commenti:

Lug il Marziano ha detto...

Ma Roma ha firmato?

ha detto...

No. Ti dirò che esistono già una legge nazionale e una regionale sulla ciclabilità ampiamente disattese. La Carta di Bruxelles è stata invece firmata da Corada (Cremona). Qui di seguito la sua lettera di adesione inviata alla FIAB:
CORADA HA FIRMATO LA “CARTA DI
BRUXELLES”
Spett.le Federazione Italiana Amici della Bicicletta
Cremona

In relazione alla Vostra cortese richiesta dichiaro di sottoscrivere molto volentieri il
documento europeo “Carta di Bruxelles”, non solo perché condivido gli obiettivi ed i valori che lo
sostengono, ma anche perché durante il mandato che oggi andiamo a concludere, la nostra
Amministrazione ha già cercato di concretizzare parecchio di quanto lì previsto.
Grazie all'introduzione di numerose rotatorie siamo riusciti a rendere più fluido e sicuro il
traffico in città, riducendo del 32% il numero di incidenti con feriti verificatisi nell'ambito cittadino.
Grazie ad un programma molto intenso ed efficace siamo riusciti a più che raddoppiare il
numero di Km. di piste ciclabili. Mentre, infatti, dall'inizio della stessa ideazione del concetto di piste
ciclabili fino al 2004, a Cremona ne erano state realizzati 27 Km., dal 2004 al 2009 siamo riusciti a
realizzarne ben 31, portando il totale a 58 Km.
Ovviamente non é tutto - ed il programma che ho presentato agli elettori riserva ancora
moltissima attenzione al tema - ma credo di poter andar abbastanza soddisfatto delle cose fatte al
riguardo.
Farò sicuramente tesoro dunque, degli obiettivi segnalati nella “Carta di Bruxelles” così
come degli interessanti suggerimenti dettagliati nella Vostra lettera in oggetto.
Sono certo che sapremo e potremo collaborare nel futuro per migliorare, insieme, la vivibilità
della nostra Cremona.
Con vive cordialità,

Gian Carlo Corada