lunedì 5 novembre 2007

Perplessità

Si addita l’esempio parigino come un caso particolarmente virtuoso di investimento dei comuni nella viabilità. Si parla di “velorution”, anche oggi sul supplemento economia del "Corriere della Sera", ma il meccanismo è alquanto farraginoso. A Parigi sono state messe a disposizione 10.648 biciclette: per noleggiarne una si paga 1 euro per un giorno, 5 euro per una settimana o 29 euro per un anno. Il ciclo può essere usata al massimo per 30 minuti, dopodiché scatta una tariffa di 1 euro per la prima mezz’ora e di 2 euro per ogni mezz’ora successiva. Beh, ragazzi, mi sembra una boiata pazzesca...Una bici usata può costare 50-100 euro: te la rimetti a posto da solo, ti compri catena e lucchetto e monti in sella. Le cantine e i garage italiani traboccano di bici, basterebbe tirarle fuori non solo la domenica, e trasformarle in commuter con poca spesa. Bisognerebbe cambiare mentalità e considerare la bici un mezzo di locomozione per evitare il traffico e non avere più il problema del parcheggio, della benzina, ecc. Anche la continua invocazione alla mancanza di piste ciclabili a Roma e Milano è un po’ noiosa. Il fatto non va sottovalutato, ma non si può pensare di promuovere la ciclabilità soltanto realizzando, o dipingendo, piste ciclabili. Prima ancora di diventare un mezzo di trasporto urbano, la bici rischia di diventare una moda astratta per articoli di colore e discorsi lambiccati. Voi ce lo vedete uno ad annaspare su via Baldo degli Ubaldi, verso le sei di pomeriggio, per non far scadere la prima mezz’ora di affitto? Se restiamo con i piedi per terra ci sono altre priorità: i vigili urbani in bici, percorsi su strade a 30 Km/h, alzare le tasse di circolazione e le assicurazioni ai suv e agli scooteroni, ecc. L’altra mattina ho visto un ciclista su una Benotto d’epoca sfrecciare sulla Flaminia con quattro mazzi di fiori nello zaino. E poco più tardi, su via del Corso, è passato un artista ciclotrasportato, con i disegni al seguito alloggiati su un carrellino: ognuno rimedia ai suoi problemi come meglio crede. L’automobile, semplicemente, comincia a non convenire più.

2 commenti:

Marcopie ha detto...

Il sistema è pensato per chi non vuole possedere una bici, ed è basato sull'assunto che in mezz'ora arrivi dove vuoi e poi la restituisci in un punto diverso della città. Se ti serve ancora, la restituisci e ne prendi un'altra. :-)
Metti i vantaggi:
- non devi lasciarla legata in giro
- non devi riportartela a casa
- non devi riportarla indietro dove l'hai presa
- ne hai subito una pronta ovunque ti trovi

...scendi dalla bici, prendi un autobus, scendi dall'autobus, prendi un'altra bici...

Secondo me è molto più pratico che non possedere una bici (cosa che, comunque, nessuno ti impedisce).

ha detto...

Mammifero bipede, la tua chiarezza di pensiero mi sta facendo riflettere. Ma rimane il fatto che devo restituire la bici in un certo luogo e poi andare a casa, al lavoro o altro a piedi, per poi riprendere la bici, ecc. Non sempre capiterà di scendere dall'autobus e prendere la bici...Un altro punto problematico è il riuscire a stare dentro la mezz'ora, a Roma mi sembra difficile.
Funzionerebbe sicuramente bene per circolare all'interno della Ztl, per il resto non so.