Finalmente ho dato una sistemata alla mia zona di lavoro. A cinque anni da quella che frugalmente potremmo definire Grande Resurrezione Ciclistica, ho disposto in ordine una serie di strumenti per la riparazione del mezzo a pedali. È un interno beckettiano in cui è difficile persino muoversi. A prevalere sono la stasi e la meditazione.
Come in quelle grotte in cui i monaci buddisti si facevano rinchiudere per 15-20 anni. Buon anno, comunque. C'è un'accozzaglia di oggetti, soprattutto di liquidi e paste: acetone, diesel, grappa, alcool, veleno per topi, concime, acquaragia, cera per il legno, svitol, soluzioni saline per lo sport, stucco, deodorante, grasso. Sarà mica pericoloso?
2 commenti:
dev'essere un bellissimo posto: tutte le officine serie per le bici sono così
È solo molto stretto.L'idea sarebbe quella di usare il soffitto il più possibile come depisito, tipo Stazione Spaziale Internazionale, se non mi casca in testa qualcosa.
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