giovedì 18 dicembre 2008

Detersivo alla spina

Ieri sono andato da Auchan, a Porta di Roma, con una tanica, deciso ad acquistare il tanto sbandierato detersivo alla spina. L'iniziativa è stata promossa da alcune aziende e dalla Regione Lazio. In altre parti d'Italia è già diffusissima (devo specificare quali?). La Regione Lazio ha giustamente pubblicizzato l'evento, che si sta progressivamente ampliando. La postazione del detersivo era deserta, né nel giro di diversi minuti qualcuno ha acquistato il prodotto. Chiedo se posso riempire la tanica a un addetto del supermercato che si trova nei pressi. mi dice: «No, bisogna usare l'apposito contenitore». Gli chiedo: «Quanto costa?». Mi risponde: «70 centesimi». Cioè la metà-unterzo del costo del detersivo liquido al prezzo più basso in tanica (recipiente da 4 litri, si badi). Mi sembra una cifra eccessiva, è assurdo promuovere il detersivo alla spina e vendere altri contenitori. Come mai? Qualcuno si dispiace se si consuma meno plastica? La mia tanica, con chiara indicazione della sua capacità, 5 litri, non andava bene? Se voglio comprare 5 litri di detersivo, devo comprare cinque contenitori? Anche la macchina erogatrice aveva sagomati sotto ai rubinetti del prodotto i lineamenti circolari della bottiglia della Regione Lazio per la vendita di detersivo alla spina. È un caso di masochismo per evitare di venderne troppo? Ci sono problemi dettati dalle sofisticate tecnologie messe in atto per la vendita di questo prodotto che impediscono di usare normali contenitori?