Singolare proposta della FIAB, Federazione italiana amici della bicicletta, per protestare contro i ritardi e le inadempienze di Trenitalia nei confronti di chi viaggia con bici al seguito. L'occasione, invero un po' pretestuosa, è stata la rapida soluzione del problema dei cani al seguito dei passeggeri dei treni, soluzione intervenuta dopo la disposizione di vietare la presenza di cani di peso superiore a sei kilogrammi e per obbligarli a stare nei trasportini.
Tutto questo mentre le richieste dei ciclisti rimangono inascoltate. Cito dal comunicato Fiab: Trenitalia non è disposta a introdurre un abbonamento annuale per viaggi con bici al seguito, a riservare spazi sui nuovi treni, a consentire l'uso dei vani delle motrici 464, nonostante il simbolo della bici all'esterno.
Il presidente della Fiab, Dalla Venezia, lancia un'iniziativa: "Chiederemo a tutti gli italiani possessori di cani di salire sui treni muniti anche di biciclette al seguito." Quando si dice senso della strategia...Perché non portarsi pure un windsurf?
Abbiamo già insistito nel post del 1° luglio e altrove sull'unico sistema per trasportare la bici in treno senza avere rotture di coglioni. Si spera che l'uso del sacco di plastica diventi massiccio e che alla fine Trenitalia trovi una soluzione; per farlo, è necessario che tanti prendano il treno in bici, altrimenti i 464 continueranno a esser chiusi e le altre istanze dei ciclisti inascoltate.
6 commenti:
ciao luca. fai dei post interessanti, peché non ti metti un feed rss così posso leggerti dal feed reader? ciao
oppps, l'ho trovato (in fondo in fondo ...) ciao
Sono parzialmente d'accordo, perchè impacchettare la bici è giusto per chi fa un viaggio di piacere non per chi deve/vuole fare il pendolare con la bici al seguito tutti i santi giorni.
@papà volontario: ti leggo spesso su ciclistica e ho trovato bello anche il tuo blog, che ho scoperto da poco. Avanti a tutto pedale!
@bikediablo: hai ragione. non ci avevo pensato, perché uso il treno+bici solo per viaggi lunghi, anche di lavoro. Se usassi i mezzi pubblici per andare al lavoro - l'ho calcolato sul sito dell'Atac, impiegherei la bellezza di 1 ora e 55 minuti (teorici peraltro); in bici ci posso mettere anche 19 minuti (all'andata: record ottenuto con doping di datteri ricoperti di cioccolato). È un problema serio, quello dei treni urbani e della metro, che nessuno vuole risolvere, almeno qui.
Tu guardi il problema dal punto di vista di chi Roma per Roma ci mette di più.
Anche per me vale questo (15 km andata + 15 al ritorno) ci metto meno che a fare un giro in treno+bici anche se mi permettessero di salire sulla metropolitana.
Questo è risolvibile eventualmente con una pieghevole.
Ma esistono quelli che vengono dalla provincia che vorrebbero usare la bici per arrivare alla propria stazione di partenza e poi usare la bici a Roma per essere piu' indipendenti.
Sì, è vero. Credo che sia importante dare la possibilità di fare questo tipo di pendolarismo, altrimenti tutti i discorsi sulla ciclabilità resteranno lettera morta. Già c'è l'inerzia umana e lo strapotere dell'auto a frenare il tutto.
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