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All'uscita della Stazione di Santa Maria Novella ti sorprende la quantità di bici ospitate in uno dei parcheggi. Ma in tutta la città ci sono spazi per le due ruote:
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Li rispettano, i ciclisti, a Firenze, perché è parte di una cultura - la cultura dei pedali - che il capitalismo rapace dei petrolieri e delle fabbriche di automobili e scooter e minicar ha fatto dimenticare ai distratti cittadini del nulla, agli abitanti dei tanti non luoghi d'Italia. Guarda caso, a Firenze c'è ancora il senso del quartiere. Va in bici il postino con una grande borsa, va in bici il falegname, appoggiando sul pedale due tavole di legno. E le auto vanno piano. Le strisce pedonali sono sopraelevate. È pieno di piste ciclabili, alcune decorate per l'autunno.
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Ci sono soluzioni escogitate ad hoc per i ciclisti. Qualcuno ha speso tempo per risolvere questi problemi. Più tempo che soldi.
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Voglia più che soldi. Basta pensare alle zone 30 Km/h, qualche pianta nelle aiuole desertificate. La voglia, agli amministratori pubblici, non gliela fa venire Babbo Natale, gliela fanno venire i cittadini. Non basta non andare a votare.
C'è una grande varietà di mezzi a due ruote, a Firenze, a un'ora e mezza (più mezz'ora di ritardo) di treno da Roma.
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"Il" bici della Bianchi
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Normale amministrazione: due mezzi da carico.
Un produttore di bici di cognome si chiama Bianchi: ha superato con elegante noncuranza il problema:
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E poi un centinaio di colonnine elettriche per i più pigri e per i mezzi da carico più consistenti:
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Non di solo Perseo si pasce l'uomo del XXI secolo, ma di più di cento colonnine elettriche. Che cosa mi consigli la moto elettrica se non so dove ricaricarla?
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Per favore, non continuiamo a propagandare la stupidaggine che a Roma ci sono i sette colli. La Critical Mass è stata inventata a San Francisco, una città che fa venire il vomito con i suoi saliscendi pure se ci cammini. A Roma, a parte Campidoglio, Gianicolo e Monte Mario-Monte Verde non mi pare che ci siano tutte queste salite. E poi solo pedalando s'impara.
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