Non è un laboratorio di ricerca, il nuovo strumento per la mobilità alternativa, né un'auto elettrica, ma la mia nuova graziella, completamente riciclata, a parte pattini dei freni, copertoni, camere d'aria e guarnitura (42 denti). Strumento di mobilità alternativa anche stamattina, nonostante il perdurare dei blocchi sulla ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo (dal 24 novembre, sembra la fabbrica di San Pietro); la barriera è stata agevolmente scavalcata con un tasto segreto presente nel mezzo, il tasto antigravitazionale. A parte il cazège, la suddetta graziella nasce attorno a un telaio Emy Giordani, con un po' di sano lavoro manuale, un aspetto che spaventa molta gente, ma che fa risparmiare un sacco di soldi e molto tempo, anche per i lavori dentro casa. La cesta proviene da una tavola da stiro.
2 commenti:
bellalì. ma come hai composto il manubrio?
Il manubrio era nella mitica ciclofficina exlavanderia: doveva essere da cross o da bmx, comunque molto ampio tipo chopper. Gli ho aggiunto delle appendici che avevo, appartenenti in origine a una vecchia mtb Atala. La bici ha due problemi: è lenta e non frena quando piove. Ma pure ieri m'ha portato a casa.
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