Grande caos nelle strade italiane, a causa del blocco dei Tir. Mai andato meglio in bicicletta a Roma. Ieri sera il traffico era scarso in alcune zone e completamente paralizzato in altre, anche a causa di alcuni incidenti: ormai tutte le strade hanno un’importanza cruciale e basta un tamponamento a rallentare fino all’inverosimile il traffico per un’ora buona. Sulle conseguenze del blocco dei Tir si sentono voci discordi: c’è chi sostiene che Roma sia sotto assedio e chi afferma di essere arrivato sul Grande Raccordo Anulare senza intoppi. Come sempre in questi casi, al problema reale si accompagna una psicosi collettiva. Il risultato è che gli scaffali dei supermercati si stanno svuotando e le pompe di benzina restano a secco. Il poco traffico induce a pensare che la maggior parte degli spostamenti che avvengono in automobile non sia strettamente necessaria. Esattamente lo stesso fenomeno che si verifica d’estate, nelle ore più calde della giornata. Certo, le chicche non mancano neanche ora. Ieri, mentre pedalavo sulla Flaminia, uno Stupid Utility Vehicle ha compiuto una manovra pericolosissima, da ritiro della patente, per guadagnare tre secondi sul suo percorso da cretino, sulla sua inutile esistenza di imbecille intermediario finanziario del cazzo. Ma, statisticamente parlando, meno traffico significa meno stupidità, se non altro perché il nervosismo indotto dalle lunghe attese in spazi angusti finisce per rendere tutti più ottusi. Godiamoci allora altri due giorni di rasserenante assedio.
Nessun commento:
Posta un commento