Ogni tanto ci vuole un po' aria di montagna. Di due giri vi voglio parlare.
Il 19 agosto (16.30-20.00) ho fatto una bella scarpinata abruzzese sulla rotta Tagliacozzo-Villa San Sebastiano-Capistello-Canistro superiore e inferiore-Capistrello-Petrella Liri-Verrecchie-Tagliacozzo. Totale 56,50 Km, con la mia vecchissima mtb "Fetusa" (con corone di ferro grigio) e la salita Canistro-Petrella che non finiva mai. Risultato migliore: scorpacciata di more e di acqua minerale.
Poi, il 23 e 24 agosto, assieme a Massimo (su una mtb Bottecchia) ci siamo imbarcati in una Scauri-Conca della Campania-Scauri (circa 80 Km). Stavolta avevo la mia Giant Cadex, con ruote da 1", leggerissima, ma con zaino in spalla.
Siamo partiti alle 15 sotto il solleone, dopo un lauto pranzo preparatoci dalla signora Roberta. A Suio abbiamo aggredito un'interminabile salita che si è conclusa praticamente all'arrivo. Nessuna foratura, ma la compagnia irritante dei tafani mi ha costretto per lunghi tratti a frustarmi con un asciugamano, dinanzi allo sguardo perplesso dei rari passanti. Ma siamo stati ricompensati da una cena luculliana presso i nostri gentilissimi ospiti. Il giorno dopo, il viaggio di ritorno si è svolto quasi senza pedalare, una lunga discesa, con visita finale alle foci del Garigliano. Risultato migliore: recapitare una guantiera di sfogliatelle pressoché intatta.
Adesso si torna in città, si torna al lavoro. La Lazzaretti da corsa avrebbe bisogno di una riverniciata: ma chi ha il coraggio di metterci mano?
Nessun commento:
Posta un commento