Comunicato Coordinamento Comitati Roma
Nord
Le Antenne e il moderno
"ateismo" di Radio Vaticana
In
una traversa della via Braccianese, via Signorelli, non molto distante dalla
gigantesca antenna rotante ad onde corte, qualche giorno fa è volato in cielo un
altro angelo, una bambina di 12 anni, colpita, come tante altre persone di
Cesano e dintorni, da leucemia. Sulla stessa via ci sono altri due malati di
leucemia: una persona adulta e una bambina di 20 mesi. Si tratta di un punto
geografico preciso della via Braccianese dove, qualche anno fa, una trasmissione
televisiva rilevò in un'abitazione che le luci dell'albero di natale si
accendevano da sole senza corrente elettrica.
Secondo il Codacons, l'annuncio di Padre
Federico Lombardi sul cambio di tecnologia di trasmissione verso Europa ed
Americhe "sarebbe tardivo e rappresenterebbe un'ammissione di colpa". Il
Comitato Bambini senza Onde, giustamente, ha espresso le proprie riserve "in
attesa di valutare lo stato di pericolosità sanitaria". Mentre dal Campidoglio,
istituzione perennemente assente dal problema dei suoi cittadini e dai
procedimenti giudiziari, si esulta per l'annuncio e si esalta l'operato
dell'emittente attribuendole "una grande attenzione per il popolo romano e per
l'ambiente".
Ci dovrebbe spiegare il Sindaco Alemanno
come riesca ad avventurarsi in affermazioni del genere quando i tribunali
italiani, in 3 gradi di giudizio, hanno condannato i responsabili di Radio
Vaticana per l'inquinamento prodotto con le emissioni.
Il silenzio incurante sulla continua morte
prematura di creature innocenti nel territorio intorno a Santa Maria di Galeria
sembra quasi la rappresentazione rovesciata dell'ateismo descritto nella "Gaia
scienza", una delle opere più significative di Nietzsche. L'autore drammatizza
il messaggio della morte di Dio con il noto racconto dell'"uomo folle" che
accese una lanterna alla chiara luce del mattino, corse al mercato e si mise a
gridare incessantemente: "Cerco Dio! Cerco Dio!". Poi, di fronte a quelli che
non credevano e gridavano e ridevano in gran confusione, il folle uomo balzò in
mezzo a loro e li trapassò con i suoi sguardi gridando: ".. Dello strepito che
fanno i becchini mentre seppelliscono Dio non udiamo dunque nulla? Non fiutiamo
ancora il lezzo della divina putrefazione? ... Dio è morto! Dio resta morto! e
noi l'abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli
assassini? Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad
oggi, si è dissanguato sotto i nostri coltelli; chi detergerà da noi questo
sangue? Con quale acqua potremo noi lavarci?..."
In questi giorni i politici locali e i
media sono tutti presi dal problema dei rifiuti e della localizzazione delle
discariche. Radio e televisioni ne parlano a getto continuo e giustamente si fa
a gara tra sindaci, vice sindaci, consiglieri regionali e deputati a chi alza
più forte la voce per salvaguardare Villa Adriana da un'eventuale discarica a
Corcolle, chi per salvaguardare Riano da una eventuale discarica a Pian
dell'Olmo ecc ecc. Discariche che, ovviamente, destano rabbia tra gli abitanti
per l'evidente degrado ambientale che provocano, per i rischi alla salute, per
il maleodorante olezzo che emanano nel territorio circostante, per le migliaia
di volatili che accorreranno in cerca di cibo e che depositeranno nel tempo
tonnellate di escrementi...
La "discarica di antenne" di Santa Maria
di Galeria è invece una discarica "sui generis". Una discarica senza uccelli,
quasi profumata di sacro, geometricamente ordinata, divinamente elevata. In
questo caso i politici non fanno a gara nello stare a fianco dei cittadini
perchè un loro interessamento farebbe perdere qualsiasi campagna elettorale.
Basti ricordare l'ex ministro dell'Ambiente Willer Bordon che, dopo essersi
esposto nel governo Amato minacciando il distacco della corrente all'emittente
vaticana, è rimasto folgorato ed è sparito da anni dalla scena politica.
E' innegabile, comunque, la relativa
novità dell'annuncio stampa, fatto ieri dalla Radio Vaticana, in cui si afferma
la volontà di voler ridurre certi tipi di trasmissioni ma, alla luce delle
evidenze epidemiologiche emerse in sede giudiziaria, rimane l'oscurità e
ambiguità di quel passaggio in cui si dice "..Nei prossimi anni, poi, si prevedono ulteriori riduzioni delle
trasmissioni in Onde Corte, ”tenendo però sempre presente il dovere di servire
con particolare attenzione quelle aree e popolazioni piu’ povere o in situazioni
di difficoltà (in particolare in Africa, nel Medio Oriente o in Asia), che non
hanno altre vie alternative per ricevere capillarmente la voce del Papa e della
Chiesa”.
Allora, forse, un'iniziativa più
sensata, che confermerebbe la buona fede e la buona volontà di quell'annuncio,
potrebbe essere l'apertura dell'emittente ad un dialogo con cittadini e i
comitati locali per la costituzione e l'avvio di un tavolo tecnico partecipato
dove lo spegnimento delle trasmissioni e il cambio delle tecnologie venga
certificato in maniera trasparente. In quella sede, forse, i fatti e le parole
potrebbero trovare la giusta sintonia.
13 giugno 2012
Raffaele Capone e Domenico
Ciardulli
Coordinamento Comitati Roma
Nord
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