Comunicato Verdi Lazio
RIFIUTI
BONELLI
(VERDI), PIANO SITI REGIONE LAZIO STA PORTANDO ROMA A EMERGENZA RIFIUTI.
SI RITIRI
SUBITO PIANO RIFIUTI CHE E’ GIA’ STATO BOCCIATO DA MINISTERO AMBIENTE E
AUTORITA’ DI BACINO DEL TEVERE
“I documenti dell’Autorità di Bacino e del
Ministero dell’Ambiente bocciano Pian dell’Olmo. Tali documenti evidenziano
criticità tali per cui è chiaro che non si possa realizzare la discarica a Pian
dell’Olmo”. E’ quanto ha detto il presidente dei Verdi Angelo Bonelli
rivolgendosi direttamente al prefetto Sottile durante l’audizione in Regione
Lazio questa mattina, sollecitando anche la revoca del decreto di occupazione
del sito di Quadro Alto, affinchè la stessa Pian dell’Olmo non possa essere
considerata una testa di ponte per estensioni limitrofe.
“In particolare i
punti per i quali non è possibile fare la discarica di Pian dell’Olmo sono i
seguenti: 1) assenza di una barriera naturale geologica idonea; 2) l’emersione
della falda idrica superficiale al piano di campagna della cava; 3) la
classificazione dell’area da parte dell’Autorità di Bacino del Tevere come ‘a
rischio esondazione’; 4) l’esistenza del vincolo del Piano territoriale
paesistico regionale che classifica l’area paesaggio di rilevante interesse
agrario, e in tali aree – ha ricordato Bonelli al prefetto Sottile -, è
tassativamente vietato realizzare discariche. Il prefetto sta decidendo su un
piano dei siti scritto dalla Regione, senza che sia stato effettuato un solo
sopralluogo.”.
“Siamo
profondamente sconcertati dal fatto che il prefetto non abbia escluso la
possibilità di conferire il rifiuto tal quale in discarica, dopo che solo pochi
giorni fa la Commissione europea ha ribadito l’assoluto divieto del conferimento
del rifiuto indifferenziato in discarica. Il governo deve individuare subito un commissario per la
raccolta differenziata a Roma, che abbia un curriculum idoneo a garantire la
svolta, considerando che in questi anni la raccolta differenziata è stata
volutamente sabotata da chi ha preferito la politica degli inceneritori e delle
discariche, che ha favorito il monopolio della gestione rifiuti a Roma che vale
400 milioni di euro l'anno”.
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