Le biciclette di casa Guggenheim
Fonte e articolo completo: Il Mattino di Padova
Alla Collezione di Venezia una mostra dedicata alle
due ruote, costruita intorno a “Au Vélodrome” di Jean Metzinger, con
dipinti, disegni e modelli di bici
VENEZIA. Il cubo visto dalla ruota e la “prima” italiana del meno
reclamizzato degli espressionisti astratti made in Usa. E' una doppia
mostra quella che apre la stagione estiva della Collezione Guggenheim a
Venezia, dividendosi equamente lo spazio espositivo di Ca' Venier dei
Leoni.“Ciclismo, Cubo-futurismo e la quarta dimensione” , curata da Erasmus Weddingen, ruota intorno al dipinto dell'artista francese Jean Metzinger Al velodromo (Au Vélodrome) del 1912, una delle più importanti opere cubiste della Collezione Guggenheim, a cent'anni esatti dalla sua esecuzione.
La mostra unisce l'analisi dell'opera e la rivalutazione del ruolo di Metzinger nella storia del Cubismo - subito oscurato da Picasso e Braque, nonostante le sue considerazioni sullo stile cubista risalgano già al 1910 - alla genuina passione per il ciclismo e a quanto la sua rappresentazione artistica interagisca con la questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d'interesse e dibattito nella cerchia dell'artista di Nantes, il gruppo che diverrà noto come Section d'Or, appassionato di matematica teorica, geometria non euclidea, sezione aurea. Interessi che riemergono in Al velodromo, che fissa gli ultimi metri della classica Parigi-Roubaix, disputata in buona parte sull'infernale pavé che spacca le ruote, ritraendone il vincitore del 1912, Charles Crupelandt.
La straordinarietà del dipinto sta anche nel fatto che esso costituisce la prima opera d'avanguardia a rappresentare in modo così specifico un grande evento sportivo e il suo protagonista, unendo in esso i concetti di prospettiva multipla, simultaneità e tempo, convinto che la quarta dimensione sia appunto fondamentale per un nuovo genere di arte in grado di competete con la tradizione classica della pittura francese.
Per far luce sul soggetto dell'opera, sono esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sullo stesso tema, oltre a un terzo quadro riscoperto di recente, “Composizione cubista con orologio”, che analizza anch'esso il tema del tempo e della quarta da dimensione e a cui fa quasi da controcanto contemporaneo, il tinguelyano orologio-installazione Cyclosna dell'artista svizzero Paul Wiedmer, che accoglie il visitatore all'esterno, nel giardino di Ca' Venier dei Leoni, con il suo "sbuffo" orario.
Accanto a quelli di Metzinger, esposti anche altri numerosi dipinti che trattano il tema del ciclismo, da quelli futuristi di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, a dipinti di Braque e Marcussis che testimoniano la presenza della sabbia nella composizione pittorica, come elemento materico e tridimensionale. di cui proprio Metzinger fu uno degli antesignani. Esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Ma anche materiale fotografico del velodromo di Roubaix e persino un pezzo originale di pavé per contestualizzare il dipinto di Metzinger.
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