mercoledì 7 dicembre 2011

Polverini: «La manovra ferma treni e bus alla Regione mancano 190 milioni»

I fondi dell'accisa sulla benzina non coprono il costo dei trasporti. La Regione studia i tagli a vitalizi e assessorati
                       
di Mauro Evangelisti

ROMA - Qui si ferma tutto, altro che tagli ai servizi», esplode Renata Polverini, presidente della Regione. Allarme trasporto pubblico locale: se non vi saranno correttivi nella manovra del Governo, il Lazio - come altre Regioni - sarà costretto a tagliare treni e bus extraurbani. Domenica vi era stato un incontro fra presidenti delle Regione e Governo. Si era detto: sarà prevista l'accisa sulla benzina per finanziare il trasporto pubblico locale a cui, solo nel Lazio, vengono a mancare almeno 190 milioni di euro.
Lunedì tutti i presidenti delle Regioni avrebbero dovuto votare con le loro giunte una serie di delibere-gemelle che appunto prevedessero l'accisa sulla benzina per rimediare alla riduzione dei trasferimenti per il Tpl (trasporto pubblico locale).

Emergenza. «Poi ci siamo accorti, e il problema l'ho sollevato io nella riunione della conferenza delle Regioni, - dice Polverini - che in realtà la parte di accisa che interessa le Regioni è inferiore a quanto ci avevano garantito». Il prezzo della benzina aumenta subito ma, stando ai timori di Polverini, le Regioni non vedranno sufficienti benefici. In pratica: dovevano arrivare 1,2 miliardi di euro, da decreto ne risultano 800 milioni. «Questo significa che ci ritroveremo in grossa difficoltà. Teniamo conto che il Lazio è l'unica Regione che aggiunge risorse proprie, per 700 milioni di euro. Ma anche alla luce dei tagli delle precedenti manovre come ne usciamo?». Fra le mosse ipotizzate c'è l'idea di non inserire nel bilancio il contratto di servizio con Trenitalia. Ma non basta. Negli uffici della Regione hanno calcolato che gli effetti delle precedenti tre manovre del Governo Berlusconi hanno comportato riduzioni di 900 milioni sulla spesa corrente e di altrettanto per gli investimenti.

Stop ai vitalizi. Oggi nella riunione della giunta regionale sarà votato il bilancio che sarà poi presentato alla stampa. Sarà inserita anche la legge che prevede l'abolizione dei vitalizi a cui hanno diritto consiglieri e assessori (giovanissimi, a 55 anni; addirittura a 50 se si rinuncia al 30 per cento), ma ancora non è chiaro se sarà valida fin da questa legislatura. Per lanciare un segnale alla cittadinanza a cui saranno chiesti sacrifici aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla manovra del governo Monti è probabile che si inseriscano altri tagli alla voce «costi della politica».

La stangata. Altri provvedimenti ormai dati per molto probabili: l'aumento del bollo di auto e moto nell'ordine del 15 per cento (porterebbe a un maggiore incasso fra i 60 e i 100 milioni di euro). Va anche ricordato che su questo fronte è stata accentuata la lotta all'evasione. Nel 2011 sono partite migliaia di lettere dirette a chi negli anni non ha pagato la tassa automobilistica. Alcuni dati: nel Lazio un automobilista su sei non paga il bollo. L'assessore al Bilancio, Stefano Cetica, ha spiegato: «Nella nostra regione circolano circa 5.000.000 di veicoli. Questo dovrebbe equivalere a un totale di entrate derivanti dalla tassa automobilistica di circa 630 milioni di euro. In realtà all'appello, ogni anno, mancano circa cento milioni di euro. Il 17 per cento». Confermati anche gli aumenti dei biglietti dei treni regionali e del Cotral: stando all'adeguamento Istat in questo caso l'aumento sarà del 15 per cento, anche se, ripetono dall'assessorato ai Trasporti, saranno salvaguardati i pendolari limitando l'impatto sugli abbonamenti. Anche in questo caso si punta alla lotta agli evasori e non a caso sul Leonardo Express sarà sperimentato l'uso dei tornelli (come avviene da anni per la metropolitana).

Assessorati a dieta. Infine, ultimo tassello previsto in finanziaria, saranno le riduzioni della spesa per gli assessorati che vanno ben oltre il 50 per cento. Forti limitazioni agli investimenti. Sarà tagliato tutto ciò che non è indispensabile. E sarà necessario anche intervenire sulle società regionali, soprattutto quando sono al servizio di iniziative che la Regione non può più permettersi.

La barca. Il presidente della Regione, Renata Polverini, ieri si è anche schierata contro la tassa sugli yacht: «C'è una questione che riguarda la tassa, demagogica, sugli yacht che di fatto rischia di penalizzare non solo chi è proprietario ma tutte le realtà, come il Lazio, che hanno dal punto di vista dell'economia un forte impatto in termini di portualità e cantieristica».
Mercoledì 07 Dicembre 2011 - 10:10    Ultimo aggiornamento: 14:08



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