lunedì 3 settembre 2012

La bicicletta, immutato sogno di libertà

Alla Mostra di Venezia arriva una regista saudita. nel suom film racconta il sogno di libertà di una ragazzina di dieci anni. Il suo sogno è una bici. La bicicletta è il sogno della libertà dei popoli oppressi, della segregazione e delle masse impoverite dai veicoli a motore

 

Fonte adnkronos

Mostra Venezia: prima regista saudita al Lido, essere qui e' un sogno realizzato

Venezia, 31 ago. (Adnkronos) - "Per me e' un grande onore. E' la realizzazione di un sogno che e' andato oltre ogni mia piu' rosea aspettativa, perche' Venezia e' uno dei piu' importanti festival al mondo". Haifaa Al Mansour, prima donna saudita a realizzare un film e a girarlo interamente nel suo Paese, esprime tutta la sua soddisfazione per l'approdo del suo primo lungometraggio di finzione 'Wadjda' nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, dove ha convinto critica e pubblico. Wadjda e' anche il nome della protagonista del film, una ragazzina di 10 anni che vive in un sobborgo di Riyad, la capitale dell'Arabia Saudita. Pur vivendo in un mondo conservatore, Wadjda adora divertirsi, e' intraprendente e si spinge sempre un po' piu' in la' nel cercare di 'farla franca'. Dopo un litigio con il suo amico Abdullah, un ragazzo del vicinato con cui non potrebbe nemmeno giocare, la bambina vede una bella bicicletta verde in una vetrina. La ragazza desidera la bici disperatamente per battere l'amichetto in velocita' ma sua madre non gliela concede, perche' teme le ripercussioni di una societa' che considera le biciclette un pericolo per la virtu' delle ragazze e il ciclismo uno sport per soli uomini. Cosi' Wadjda decide di provare a recuperare i soldi da sola. (segue)

Un video è qui

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