lunedì 3 settembre 2012

Crisis Tour / 5

«da un bel po' di tempo in qua, i paesi europei non sono più governati da istituzioni legittimamente democratiche. ma da tutta una serie di sigle che ne hanno preso il posto. Sono sigle come Efsf, Efsm, Bce, Eba o Fmi che ormai determinano qui in Europa il corso degli eventi. Solo alcuni esperti sono in grado di decrittare tutti questi acronimi. D'altronde, anche chi, come e che cosa si decide all'interno della Commissione europea o nella Eurozona sono solo degli adepti ad intuirlo. Quel che tutte queste istituzioni e decisioni hanno in comune è di non esser previste da nessuna costituzione del mondo. E che nessuno di noi normali elettori può mai esprimere la sua riguardo alle loro decisioni» 
Hans Magnus Enzensberger, "Quante bugie in nome della crisi", L'Espresso, 6 settembre 2012, p.35. 


Se hai una mappa poco dettagliata, se non te ne frega niente di dove stai andando e di quando arriverai e per di più sei distratto e non vedi neanche i cartelli stradali, alla fine sarebbe strano che non accadesse: sbagli strada. Se il dislivello è notevole e hai sul telaio un discreto peso, però, la cosa ti fa arrabbiare, anche se stai andando a zonzo. Per tutta la mattina giro tra le colline. Fa molto caldo, l'acqua come sempre finisce. Non ne resta che un po' per il caffè.
Questa tazza di porcellana, poggiata al guard rail catalano, è appartenuta alla mia bisnonna ed è tornata a casa sana e salva


Lo stato fisico non è ancora completamente a puntino. Ci vuole almeno un'altra notte per terra per cominciare a ragionare seriamente. Insomma, fra una cosa è un'altra arrivo a Girona.
Come in molte altre città del mondo civilizzato, a Girona è permessa la circolazione delle bici sulle corsie preferenziali
Anche a Girona è pieno di zone 30, al pari delle maggiori città del mondo civilizzato  
Le strade catalane sono manutenute alla perfezione. I conducenti di veicoli a motore rispettano il ciclista in modi insospettabili per un aborigeno romano, abituato a una jungla di lordura, maleducazione e fascismo. E ve lo dico francamente: vivrei molto meglio in Spagna che in Italia. 
Poi faccio un po' di turismo culturale: cinque minuti in tutto

   
Poi via, a tutto pedale verso Figueres.

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