Hans Magnus Enzensberger, "Quante bugie in nome della crisi", L'Espresso, 6 settembre 2012, p.35.
Se hai una mappa poco dettagliata, se non te ne frega niente di dove stai andando e di quando arriverai e per di più sei distratto e non vedi neanche i cartelli stradali, alla fine sarebbe strano che non accadesse: sbagli strada. Se il dislivello è notevole e hai sul telaio un discreto peso, però, la cosa ti fa arrabbiare, anche se stai andando a zonzo. Per tutta la mattina giro tra le colline. Fa molto caldo, l'acqua come sempre finisce. Non ne resta che un po' per il caffè.
Questa tazza di porcellana, poggiata al guard rail catalano, è appartenuta alla mia bisnonna ed è tornata a casa sana e salva |
Lo stato fisico non è ancora completamente a puntino. Ci vuole almeno un'altra notte per terra per cominciare a ragionare seriamente. Insomma, fra una cosa è un'altra arrivo a Girona.
Come in molte altre città del mondo civilizzato, a Girona è permessa la circolazione delle bici sulle corsie preferenziali |
Anche a Girona è pieno di zone 30, al pari delle maggiori città del mondo civilizzato |
Poi faccio un po' di turismo culturale: cinque minuti in tutto
Poi via, a tutto pedale verso Figueres.
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