lunedì 21 settembre 2009

I mostri delle mostre di bici

Sui giornali, intendo i quotidiani a grande tiratura, si parla di bici come mezzi di trasporto in due occasioni. A primavera inoltrata, insieme ai consigli sulle diete, bere molta acqua, mangiare verdura e frutta, evitare la carne rossa, ecc.; e in occasione dei saloni della bici. Quest'anno se ne tengono due, uno a Milano e l'altro a Padova. Personalmente, ho scarso interesse per le novità, anche se ogni tanto esce fuori qualcosa d'interessante. Quello che mi sembra davvero importante è sottolineare la distorsione mediatica a cui viene sottoposta la bicicletta, non solo nei giornali, ma anche nelle riviste. Ci sarebbero molte cose da dire, ma mi concentro qui su una: il prezzo e la qualità delle bici proposte, a volte in associazione a gadget, abbigliamento sportivo, ecc. Tutto costosissimo. Ho davanti le due pagine de "La Stampa", giornale della Fiat, che venerdì scorso, 18 settembre (pp. 28-29), presentando il salone di Milano Eicma (che si chiude oggi), snocciolava una serie di bici con tanto di prezzo in bella vista. Non sono incoraggianti per chi volesse comprare una bici nuova. Il capolavoro è la Fashion Milano, "bici da passeggio stile vintage [...] 500 cristalli Swaroski su carter, frontalino e canna" costa 4500 euro; la Bottecchia Fadalto in carbonio 2235 euro;la City Pearl Ducati [!!!] della Italtwin 2200 euro, la Montante Yachting 6500 euro, pieghevole in carbonio, 6500 euro!!! Una bici da barca che costa come una barca...In allegato all'articolo principale, la solita citazione colta, stavolta di Alfredo Oriani; e, infine, un articolo che avrebbe voluto essere ironico, nel riprendere il tormentone "quelli che..." di Jannacci di Gambarotta  dedicato ai ciclisti urbani. Si intitola "Gli irriducibili che sanno stare in sella". Si capisce che l'autore non ha mai preso una bici in città: tutto il resto è noia.

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