martedì 5 luglio 2011

Consigli per ridurre il consumo di carta


Mediamente, una persona getta nella spazzatura 250 Kg di carta all'anno. Una buona percentuale di questa carta è costituita da carta igienica, tovaglioli e fazzoletti di carta, posta indesiderata e giornali. Rotazioni vi dà alcuni consigli, in base ai propri standard. Il consumo di carta si traduce in chilometri quadrati di foreste abbattute dall'industria capitalista (a cui non frega niente della fine del mondo), in spregio a qualunque criterio di buonsenso, con conseguenze irreparabili per l'ecosistema e la biodiversità.

1) Eliminare definitivamente dalla propria casa carta igienica, tovaglioli e fazzoletti di carta. Se in India facessero quello che facciamo noi, il pianeta sarebbe già tracollato. La carta igienica è irritante e può essere sostituita dall'acqua pubblica (bidet, bottiglia d'acqua, lavandino). Eccellente l'idea di usare a tavola tovaglioli di tessuto. Anche il naso può essere pulito (e meglio) con l'acqua pubblica.

2) Eliminare la stampante del computer. I documenti da stampare sono davvero pochi. Per questo ci si può appoggiare alla propria sorella o fratello. O a colui a cui abbiamo regalato la stampante (il toner costa come la stampante, ma questo è un altro discorso).

3) Raccogliere fogli usati e volantini per scrivere sul retro appunti, tipo la lista della spesa, ecc. La quantità di carta da riciclare a disposizione è strabiliante e non c'è motivo di contribuire in proprio a questo consumo sconsiderato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Inoltre si può evitare di prendere qualunque volantino pubblicitario per strada, per due motivi: il primo è che si tratta quasi sempre di pubblicità, quindi di messaggi fatti per invogliare al consumo, il secondo è che per l'appunto è carta che viene sprecata. In più ogni volta che nella cassetta di un condominio vedo mazzette di opuscoli pubblicitari li avvio direttamente al primo bidone della raccolta differenziata.

mad max ha detto...

già fatto !
mad max

Anonimo ha detto...

in ultimo, non acquistare giornali che campano di sovvenzioni, ma servirsi di internet