venerdì 27 maggio 2011

Vincitori del Giretto d'Italia. Incredibile: Roma non c'è

Oggi, alle ore 16,30, nella Sala del Consiglio Comunale di Ravenna, verranno premiate le città vincitrici del Giretto d'Italia 2011. Le migliori 6 città di questo primo Campionato nazionale di Ciclabilità urbana sono Torino, Ferrara, Udine, Bolzano, Padova e Trento. Si tratta dei Comuni in cui si sono contati più ciclisti in circolazione.
Roma è rimasta stupita per non aver ricevuto un premio. L'incredibile servizio di bike sharing, le piste ciclabili perfettamente manutenute, i percorsi a 30 Km/h, il lavoro decennale per la definizione dei Biciplan nei Municipi della Capitale - un'opera filosofica di alto valore morale - e anche le prospettive di sviluppo da qui al 2090, sono stati snobbati. Colpa delle solite lobby di potere.

4 commenti:

Bikediablo ha detto...

Colpa anche della fuffa ideologia e pseudoecologista che ha regnato a Roma per anni. Tutti snobbano le ciclabili e poi mancano le ciclabili... quelle che ci sono stanno sparendo ed i numi tutelari della ciclabilità romana non se ne curano...
diciamocelo. come romani abbiamo la classe politica che meglio ci rappresenta sia prima che dopo il 2008.
marco

ha detto...

Allargherei il discorso alla ciclabilità, perché la mancanza di soldi per fare ciclabili è stata, ed è tuttora, la scusa più facile per l'amministrazione comunale. Invece si potrebbero fare molte cose con poche risorse, ma si farebbe dispiacere a qualcuno: quindi non si fa niente.

Bikediablo ha detto...

Se pensi che saranno spesi milioni di euro per una pista ciclabile fra Roma e Fiumicino (di uso esclusivamente ludico), mentre sono state definanziate la pista Nomentana e probabilmente anche quella fra appia ed eur, fondamentale per i pendolari.
I fondi sono stati stornati ma soprattutto alcune piste contenute nei biciplan/piano quadro (seconda come vuoi chiamarlo) non sono più realizzabili perchè non c'e' (ancora) coordinamento fra i vari enti e l'ufficio biciclette.
Ed in tutto questo per anni, c'e' stata (ripeto) una gestione ideologico-pseudoecologista della ciclabilità intesa come passaggi ludici, possibilmente nei parchi e lontani dalle strade trafficate, in parole povere INUTILI. salvo la colombo, la togliatti e la tevere (se fosse a livello stradale)
marco

ha detto...

L'ufficio biciclette? A Roma? Non ne avevo mai sentito parlare.
Sono d'accordo sul ludico. Un modo per non affrontare il problema. Cioè, se non c'è la ciclabile, vai nel parco, di che cavolo ti lamenti?