martedì 31 maggio 2011

Complanari A24: altro cemento, altro asfalto, nessun beneficio

Comunicato del Coordinamento Comitati Quinto - CO.CO.QUI (via Rete romana di mutuo soccorso), Roma, 30 maggio 2011

Un corale giubilo degli Amministratori Regionali, Provinciali e Comunali di maggioranza e opposizione ha salutato, il 24 maggio, l’avvio dei lavori per la realizzazione delle complanari sul tratto urbano dell'autostrada A24 (Roma-L'Aquila-Teramo). L'intervento, che sarà realizzato in stretta collaborazione con gli Enti locali, secondo quanto previsto dal Protocollo sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Anas, la Società Strada dei Parchi, la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed il Comune di Roma, della lunghezza complessiva di 14 km circa, ricade nella Regione Lazio interamente nell'ambito del Comune di Roma: internamente al Grande Raccordo Anulare, tra la Barriera di Roma Est e Via Palmiro Togliatti, ed esternamente fino alla barriera di Lunghezza.
L’importo dell’opera è quantificato in complessivi 255 milioni di euro, cofinanziati dai sottoscrittori del Protocollo stesso (il Comune di Roma parteciperà con 35 milioni) ed i lavori, che dureranno per 1120 giorni, prevedono la realizzazione di due nuove carreggiate parallele e complanari alla sede autostradale esistente per separare il flusso del traffico locale (p.e. quello da Ponte di Nona)  da quello di lunga percorrenza proveniente soprattutto dall’Abruzzo.

Nella mente di chi esalta quest’opera essa è destinata a portare grandissimi benefici al territorio, fluidificando il traffico e riducendo i tempi di percorrenza. In realtà si tratta dell’ennesimo mare di cemento (tra le opere principali sono previsti p.e. i viadotti La Rustica, Aniene I, Aniene II, Cerroncino, Benzone, Montegiardino, Dell'Osa e Lunghezzina, nonché otto cavalcavia, cinque sottovia ed opere minori) destinato a stravolgere il prezioso sistema ambientale del quadrante est, costituito tra l’altro dal  Parco della Cervelletta, dal Casale Bocca di Leone, dal Parco della valle dell’Aniene. Gli stessi abitanti di Colli Aniene dovranno assistere al drastico ridimensionamento del parco che i cittadini hanno curato e realizzato negli ultimi 20 anni a ridosso della bretella con la A24, proprio per avere una barriera di verde a protezione del rumore e delle polveri sottili che la trafficata arteria stradale produce giornalmente.
Centinaia di pulmann potranno così accedere più facilmente verso il centro della città, nuove migliaia di auto confluiranno quotidianamente su viale Palmiro Togliatti già gravato da una enorme mole di traffico in virtù anche della scellerata scelta della trascorsa Giunta comunale Veltroni di utilizzare come corsia preferenziale dei bus una delle tre corsie del Viale, anziché il disponibile square centrale. Aumenteranno la congestione da traffico e i tempi di percorrenza, i livelli di inquinamento atmosferico, acustico e ambientale, in una vasta area urbana fortemente antropizzata. Un futuro disastro voluto da Amministratori Regionali, Provinciali e Comunali incapaci di pensare, di progettare, di realizzare un sistema di mobilità non incentrato sull’automobile.
È lecito chiedersi: cosa si sarebbe potuto fare in alternativa e con le stesse risorse per migliorare la qualità della vita delle migliaia di  pendolari che accedono a Roma dalla A24?
Sarebbe costato tanto trasformare la FM2 e l’antiquata Roma-Pescara, quest'ultima tutta o in parte,  in ferrovie suburbane r interregionali moderne e tecnologicamente avanzate?
Quante decrepite stazioni di questa ferrovia e della FM2 si sarebbero potute attrezzare con parcheggi adeguati, rendendole accoglienti e sicure?
Si sarebbe potuto declassare il tratto autostradale della A24 fino alla barriera Roma Est, trasformarlo a 3 corsie per senso di marcia e utilizzarne una come corsia preferenziale per il trasporto pubblico? Perché la Giunta Alemanno non ha mai voluto applicare la Delibera d’Iniziativa Popolare firmata da 11.000 romani e approvata all’unanimità nel 2006 dal Consiglio Comunale, per progettare e realizzare la tramvia/metropolitana di superficie Saxa Rubra – Laurentina, che collegherebbe tangenzialmente ben 6 municipi da Roma Sud a Roma Nord?
Tutto questo non accade per caso, solo per colpa di Amministratori incapaci e miopi.
Anche in questa vicenda, come in tante altre che hanno segnato il presente ed il futuro della nostra città, le Giunte che hanno governato e governano Roma ed il Lazio hanno sempre voluto dialogare solo tra loro e con gli imprenditori del cemento, non hanno mai attivato processi di partecipazione democratica, non hanno mai informato i cittadini, i loro Comitati, le Associazioni ambientaliste, non hanno mai voluto ascoltare le loro richieste e proposte.

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