Quando ero bambina, nel villaggio in cui sono cresciuta, per anni ed anni sono andata in bicicletta. Attraversavo campi di tabacco, frutteti, verso il letto del fiume, l’orlo del bosco. Mi piaceva soprattutto farlo da sola e senza una meta. Unicamente per avere una visione diversa da quella che si ha quando si cammina, il terreno che scorre sotto le ruote e il paesaggio che non smette di dipanarsi di fianco agli occhi.
Herta Müller, Lo sguardo estraneo, Sellerio, Palermo, 2009, p. 24.
2 commenti:
Sia Luca che, a proposito di Nobel e bici io proporrei al Nobel questi http://www.archiviodiari.it/ che hanno appena editato (dic09) a cura di Stefano Pivato, Loretta Veri e Natalia Cangi, "In bicicletta - Memorie sull'Italia a due ruote".
Forse uno dei rari libri veramente belli che parlano della bici.
Lo prendo.
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